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L’Argentina è sulla buona strada: ecco gli asset su cui puntare

La strategia Frontier Markets Equity di T.Rowe Price punta forte sull’Argentina. Mark Lawrence, senior analyst del fondo, ci spiega perché

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Alessio Trappolini

Lo scorso anno il mercato azionario argentino (indice MERVAL di Buenos Aires) è stato fra i migliori in termini di performance assoluta all’interno dell’indice MSCI Frontier Markets. Le quotazioni dell’indice guida di Buenos Aires sono state in grado di progredire di quasi 50 punti percentuali rispetto ad un anno fa, tuttavia le performance da un punto di vista di un investitore americano (in dollari) o europeo (in euro) sono state nettamente inferiori a questa cifra, in quanto azzoppate da una valuta (peso argentino) che fatica a decollare e un’inflazione ancora molto alta.

Nonostante l’Argentina presenti ancora tante criticità, gli investitori internazionali hanno ripreso a guardare alle innumerevoli opportunità d’investimento che il Paese è in grado di offrire. T.Rowe Price, casa d’investimento fondata nel 1937 a Baltimora con oltre 1000 miliardi di dollari in gestione, è fra i sostenitori dell’Argentina, che pesa per quasi un quarto nel portafoglio della strategia Frontier Markets Equity del gestore.

Il viaggio in Argentina

Nel corso di un recente viaggio in Argentina i manager del fondo hanno toccato con mano la grande fiducia espressa dalle aziende locali nei confronti del Governo del Presidente Mauricio Macri.

Mark Lawrence, senior analyst di T. Rowe Price ha sottolineato che il processo di ripresa economica del Paese è in corso, “il Presidente Mauricio Macri ha avviato con entusiasmo il suo piano di riforma fiscale: Il nostro primo viaggio in loco è stato nel 2014 e da allora il Paese ha registrato una ripresa economica notevole. Abbiamo percepito questa realtà incontrando i team dirigenziali delle società, che facevano riferimento ai “bei vecchi tempi” degli anni ’90. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare. La riforma fiscale e la deregolamentazione hanno avuto un buon impatto sul Paese: il deficit fiscale si è ridotto infatti dal 5% al 3% e sembra sulla strada verso ulteriori ribassi. Tuttavia, la politica monetaria continua a rappresentare un problema ed è necessario che l’inflazione, attualmente attorno al 20%, diminuisca in linea con i target della banca centrale, che recentemente sono stati rivisti leggermente al rialzo”.

Il capo analista della casa d’affari ha trascorso, insieme al suo team, gran parte del tempo del viaggio ad incontrare i team dirigenziali di diverse banche. “Molte istituzioni e società hanno avviato un processo di cambiamento dei top manager nel corso degli ultimi due anni, - ha commentato Lawrence - come dimostrato dal cambiamento della leadership della banca centrale e delle autorità di regolamentazione finanziaria”.

T.Rowe Price sovrappesa dell’1% l’Argentina: ecco le aziende da monitorare

Il problema dell’alto tasso d’inflazione sta facendo aumentare il Roe e i rapporti P/B delle banche argentine, facendo sembrare le valutazioni molto elevate ad un primo sguardo. Positive invece le aspettative di un’accelerazione al 40% della crescita dei prestiti per i prossimi due anni, la forza della liquidità, la buona qualità degli asset e lo spazio di miglioramento per i rapporti costi/entrate.

A titolo di esempio Lawrence cita Galicia, un istituto bancario di alta qualità e nonostante il re-rating degli ultimi due anni “ci sentiamo tranquilli nel mantenerlo come uno dei nostri maggiori posizionamenti in Argentina, soprattutto perché i manager si stanno rivelando meritevoli di fiducia. Crediamo che un rinnovato focus su acquisizioni e ri-allineamenti del suo business delle carte di credito dovrebbe aiutare Galicia a sostenere i livelli di crescita, via via che la domanda di prestiti e mutui aumenta”.

T.Rowe Price ha incontrato anche alcune società del settore energetico, compresa YPF Sociedad, “il nostro maggiore posizionamento sul settore di gas e petrolio”. Per il fondo statunitense la decisione del management di aprire la riserva di shale gas Vaca Muerta a terzi è positiva. “Ci aspettiamo che un’ulteriore sfruttamento di questo asset potrebbe agire da catalizzatore per la crescita futura degli utili”, ha chiosato Lawrence.

Positivi anche gli incontri con aziende del settore delle telecomunicazioni. In quest’area la fusione del produttore di cavi Cablevision con il business di telefonia mobile Telecom Argentina presenta sia opportunità sia rischi. “La potenziale sinergia tra investimento di capitali e miglioramento dei margini potrebbe essere significativa, ma abbiamo anche apprezzato l’onestà dei manager circa la vastità dei cambiamenti richiesti dal nuovo modello di business”.

Sebbene prima del viaggio pensassimo che questo ci avrebbe potuto aiutare a definire potenziali idee di vendita, siamo tornati dall’Argentina con una maggiore fiducia nel Paese, sia in termini bottom-up che top-down. Al momento sovrappesiamo per circa l’1% la posizione dell’indice MSCI Frontier Markets sul Paese e tale posizione probabilmente aumenterà via via che entreremo più in profondità nelle diverse opportunità e sfrutteremo nuovi punti di ingresso.

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