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Investimenti SRI: rendimenti e minor rischio sostengono trend di crescita

Money.it ha intervistato Marco di Giacomo, Responsabile Partner Commerciali di Etica Sgr. Con il manager

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Ilaria Sangregorio

In vista del Salone del Risparmio 2018, Money.it ha intervistato Marco di Giacomo, Responsabile Partner Commerciali di Etica Sgr. Il manager della società di gestione ha analizzato le opportunità di investimento legate al mondo degli investimenti socialmente responsabili, evidenziando come secondo un’indagine il 70% degli italiani si è detto interessato agli investimenti SRI. Il tema degli investimenti SRI sarà peraltro al centro della conferenza che Etica Sgr terrà nel corso del Salone del Risparmio.

1) Dottor di Giacomo, gli investimenti SRI sono un trend, una necessità o un’opportunità per i risparmiatori?
Sì è un trend in crescita. Quando nel 2000 è nata Etica Sgr, gli investimenti socialmente responsabili erano senz’altro una nicchia. Oggi hanno conquistato un ruolo di rilevanza a livello internazionale, tutti i grandi player ne parlano e possiamo dire che sono diventati “mainstream”. Questo ci inorgoglisce molto perché Etica Sgr è stata la prima ed è tutt’ora l’unica società di gestione del risparmio italiana a proporre esclusivamente SRI. Il rapporto biennale Global Sustainable Investment Review curato da GSIA-Global Sustainable Investment Alliance afferma che ammonta a $ 23 mila miliardi il patrimonio gestito in base a criteri di sostenibilità a livello globale, con una crescita del 25% rispetto al 2015. Lo studio afferma che ormai più di un dollaro su quattro (il 26%) degli investimenti gestiti a livello internazionale integrano considerazioni o strategie ambientali, sociali e di govenrance (ESG, dall’inglese environmental, social, governance).

In Europa questo rapporto è uno su due. L’interesse verso gli investimenti sostenibili sta aumentando anche in Italia. Cresce infatti la consapevolezza tra gli addetti ai lavori, in particolare i consulenti finanziari: un sondaggio condotto nel 2017 e presentato al Salone SRI 2017 dall’Anasf ed EticaNews ha evidenziato come i consulenti sono convinti che i prodotti SRI possono favorire la transizione del portafoglio in chiave MiFID II.

Questo aspetto emerge anche dall’indagine Il risparmiatore responsabile in Italia condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile e da Doxa e presentata. Il 40% degli intervistati ritiene che i temi ambientali, sociali e di governance siano molto importanti nel settore finanziario, un dato in netta crescita rispetto al 23% registrato nel 2013. Inoltre il 92% considera importante incentivare gli investimenti responsabili e il 44% vuole avere informazioni, dalla banca o dal consulente, sulla sostenibilità dei propri investimenti.

Ovviamente in Etica Sgr siamo convinti che gli investimenti socialmente responsabili siano una necessità anzi, crediamo che la sostenibilità possa essere considerata una dimensione imprescindibile degli investimenti. Una delle spinte più grandi è arrivata con il lancio degli SDGs (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite, 17 Obiettivi che le Nazioni Unite puntano a raggiungere entro il 2030 attraverso il connubio di crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente. Questa dichiarazione d’intenti ha messo in evidenza quanto il dovere fiduciario richiesto agli investitori istituzionali non può più prescindere da considerazioni ESG per agire nel miglior interesse dei clienti. Con il recente varo dell’Action Plan della Commissione Europea, gli aspetti ESG non sono più appannaggio di alcune realtà specializzate, ma devono essere integrati in ogni fase di analisi economico-finanziaria.

Ma è sull’ultimo punto che voglio concentrarmi: sono ormai molteplici gli studi e le pubblicazioni che attestano l’opportunità in termini di rischio-rendimento per l’investitore che decide di impiegare i propri risparmi in strumenti che prendono in considerazione tematiche ESG. E ai lettori non saranno sfuggiti i tanti casi, ultimo in ordine di tempo quello dei social network e la privacy, in cui l’analisi finanziaria non è bastata a individuare per tempo un possibile rischio.

Ecco, in Etica Sgr i titoli che compongono i nostri fondi sono selezionati attraverso due diverse analisi. La prima è extra-finanziaria che si pone l’obiettivo di individuare i paesi più virtuosi dal punto di vista socio-ambientale e le aziende più attente alla sostenibilità e al benessere collettivo. Gli emittenti sono analizzati in modo dettagliato e valutati secondo parametri ESG. Ad ogni emittente è attribuito un punteggio sintetico, basato sulla valutazione di numerosi indicatori (65 per le imprese e 55 per gli Stati). Gli emittenti con punteggi superiori ad una soglia assoluta e risultanti tra i migliori del proprio settore (approccio “best in class”) entrano a far parte dell’Universo Investibile dei fondi di Etica Sgr. Una volta individuato l’Universo Investibile di titoli con elevati standard etici ed ESG, si attiva l’analisi finanziaria, cui spetta l’obiettivo di comporre i portafogli dei fondi di Etica Sgr. Possiamo affermare che avere un approccio all’investimento che considera anche tematiche extra-finanziarie è premiante nel lungo periodo.

2) Gli investitori italiani quando scelgono dove impegnare le loro risorse quanto tengono conto dei fattori sociali ed ambientali?
A dicembre 2017 abbiamo realizzato un’indagine con GFK indirizzata a 500 investitori potenziali, chiedendo loro di associare spontaneamente delle parole al concetto di investimenti etici e responsabili. Con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che il 19% degli intervistati non associava alcuna parola o concetto e l’81% associa in larga misura concetti legati all’ottimizzazione rischio-rendimento. Questo dimostra quanto sia importante la formazione e quanto strada ci sia ancora da fare per la piena consapevolezza dei risparmiatori su queste tematiche. D’altra parte la domanda è potenzialmente enorme. La stessa indagine mostrava che il 70% del campione si era detto interessato agli SRI, soprattutto nella classe di età inferiore a 44 anni.

Un altro studio interessante è “Il Risparmiatore responsabile in Italia” realizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile, che ha evidenziato come ben il 40% degli intervistati italiani ritiene che gli investimenti ESG siano molto importanti nel settore finanziario. Interessante anche sapere che oltre il 60% dei rispondenti si dichiara disposto a investire in prodotti SRI. E quasi la metà del campione trasferirebbe i risparmi verso un’altra banca che offre prodotti SRI.

3) Da un punto di vista pratico e di rendimento, rispetto ai fondi tradizionali come si comportano mediamente quelli che investono in società virtuose?
La letteratura economica propone ormai innumerevoli studi che dimostrano quanto l’investimento sostenibile e responsabile sia in grado di generare performance soddisfacenti e competitive rispetto al mercato. Questo da solo serve a sfatare il vecchio mito miope che considera la selezione ESG una qualche rinuncia in termini di rendimento. Inoltre esiste un altro grande vantaggio derivante dall’investimento responsabile: il contenimento del rischio in periodi di forte volatilità.

La storia recente ci ha dimostrato che il rischio – e quindi la potenziale perdita di rendimento – può derivare anche da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di governance. Eppure, fino a poco tempo fa, non esistevano misurazioni soddisfacenti per valutarle. Ci ha pensato Etica Sgr. Abbiamo realizzato una metrica proprietaria dal connotato statistico e predittivo in grado di stimare ex ante il “Rischio ESG”. Come funziona? Ad ogni titolo presente nel portafoglio, assegniamo un punteggio ESG: più alto ai titoli di aziende e Paesi virtuosi, più basso a quelli meno attenti a queste tematiche. Tutto ciò permette di organizzare i titoli in classi di Rischio ESG. Data questa distribuzione, risulta che il Rischio ESG è tanto più basso quanto più i titoli virtuosi in termini ambientali, sociali e di governance si concentrano nelle classi con punteggio più elevato.

La metrica di Rischio ESG definita da Etica Sgr apre la strada per l’introduzione di un approccio innovativo e rigoroso, grazie anche al fatto che è stata dimostrata l’esistenza di una forte correlazione statistica con il tradizionale rischio finanziario di portafoglio (il VaR non diversificato). In conclusione è possibile affermare che avere un approccio all’investimento che considera anche tematiche extra finanziarie è premiante nel lungo periodo.

4) Mancano poche settimane al Salone del Risparmio 2018. Nella conferenza ’Nuova frontiera: ESG negli investimenti tra ragione e impulso’ quali punti focali tratterete?
L’Italia si caratterizza per un livello di alfabetizzazione finanziaria molto basso, posizionandosi all’ultimo posto fra le economie del G7. Recentemente lo hanno certificato il rapporto Consob del 2017 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane e l’indagine dell’Ente Einaudi del 2017 sul risparmio. In questo contesto Etica Sgr si prodiga da sempre a favorire l’alfabetizzazione finanziaria e l’educazione alla sostenibilità. Nel 2017 abbiamo colto con grande piacere l’idea del Salone del Risparmio di puntare sempre di più sui contenuti come driver di crescita. Nel corso dell’evento, infatti, Assogestioni ha proposto “Content is King”, una competizione tra le conferenze delle società di gestione. Siamo contenti di esserci aggiudicati il primo premio con Paolo Capelli, Responsabile Risk Management di Etica Sgr, che ha tratteggiato il Rischio ESG, una metrica proprietaria che consente un approccio innovativo e rigoroso nella costruzione dei portafogli dei fondi. E sarà proprio Paolo Capelli ad aprire la conferenza dell’edizione 2018 del Salone del Risparmio, alternandosi con TAXI1729, un trio di esperti in formazione e comunicazione scientifica.

Non vogliamo rovinare la sorpresa, ma cogliamo l’occasione per dare alcuni insight. Anche la conferenza dell’SdR18 sarà all’insegna della divulgazione. Il titolo è: “Nuova frontiera: ESG negli investimenti tra ragione e impulso”. Parleremo di finanza, ovviamente, ma lo faremo da un punto di vista scientifico e, vi assicuriamo, in modo divertente, rilevante, interessante. La conferenza dimostrerà come l’intuito sia uno strumento straordinario che ci spinge a prendere decisioni veloci in situazioni complesse e che, tuttavia, a volte ci porta a commettere errori grossolani. Proveremo quindi a indicare una strada rigorosa, eticamente responsabile e divertente per superare questi ostacoli. Taxi1729 analizzerà, da una prospettiva finanziaria, diversi temi tra i quali: pensiero istintivo e pensiero razionale, fatica della scelta ed eventi praticamente impossibili, cecità selettiva e altri piccoli limiti dell’intuito umano. Tutto sarà presentato con video divertenti ed esempi che coinvolgeranno il pubblico. Paolo Capelli approfondirà il rischio di mercato finanziario standard e in particolar modo presenterà gli strumenti per gestirlo al meglio e per prevenire i bias storici.

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