Dopo un inizio d’anno euforico, nel mese di febbraio i mercati hanno registrato una flessione. L’aumento dei tassi d’interesse è alla base della correzione registrata il mese scorso. Dagli Stati Uniti, all’Europa, al Giappone, ai Paesi emergenti, le performance sono state negative in modo uniforme in tutte le aree geografiche. Le divergenze settoriali sono state molto marcate: i settori vulnerabili all’aumento dei tassi di interesse, come quello immobiliare, dei servizi pubblici o delle telecomunicazioni sono stati fortemente penalizzati, mentre i settori che presentano una correlazione positiva con i tassi di interesse, come quello dei titoli finanziari, sono cresciuti.
L’allocazione settoriale che privilegia i titoli tecnologici ha mostrato un’ottima tenuta in questo contesto. Considerati i loro bilanci e il profilo di crescita degli utili, i titoli tecnologici sono infatti meno influenzati dalle variazioni dei rendimenti obbligazionari.
Il comparto obbligazionario, nell’anno in cui la fase rialzista sembra destinata a concludersi, la preferenza per i titoli di Stato italiani e spagnoli a discapito di quelli tedeschi (i cui prezzi continuano ad essere insostenibili) è uno dei capisaldi della strategia di investimento di Carmignac.
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