Gli anni che stiamo vivendo saranno ricordati come quelli della rivoluzione portata dai social media. Sono molti gli elementi che le “reti sociali” hanno stravolto, come ad esempio il modo di interfacciarsi con le persone, l’azzeramento delle distanze geografiche, la metodologia attraverso cui le aziende si fanno conoscere (cosiddetto social media marketing) o le modalità con cui i leader politici comunicano con propri elettori.
Dal Global Digital Report pubblicato da We Are Social e Hootsuite, emerge come a gennaio 2019 il numero di utenti medi dei social si sia attestato a 3,48 miliardi, 288 milioni (+9%) in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Dallo studio emerge che, in media, si tenda a passare 2 ore e 16 minuti al giorno sui social.
Stando a un sondaggio condotto da PEW Research Center negli Stati Uniti tra l’8 gennaio e il 7 febbraio scorsi, il 74% degli utenti Facebook visita il sito almeno una volta al giorno. Per Instagram la soglia si abbassa al 63%, nel caso di Snapchat al 61%, per YouTube al 51% e per Twitter al 42%.
Con un bacino di utenza così ampio, non stupisce che le metodologie utilizzate dalle aziende per promuoversi sia profondamente cambiato. Il ruolo che in passato era ricoperto dalla televisione, oggi è quasi del tutto appannaggio dei social media.
Ed è proprio di pubblicità che vivono le piattaforme social: nel terzo trimestre 2019, Facebook ha dichiarato di aver incassato 17,4 miliardi di dollari con la pubblicità, pari a oltre il 98% del totale del giro d’affari.
Le “adv” sulle reti sociali funzionano per un motivo fondamentale: sono targettizzate. La merce di scambio per queste piattaforme sono la miriade di dati che gli utenti (anche inconsapevolmente) forniscono.
Sempre per quanto riguarda il terzo trimestre, la compagnia di Mark Zuckerberg ha registrato un ARPU (Average Revenue Per User, i ricavi medi a utente) pari a 7,26 dollari, in decisa crescita rispetto ai 7,05 dollari di tre mesi prima ed ai 6,09 dollari del Q3 2018. Questi numeri mettono in luce un’altra verità: gli utenti sono disposti ad accettare un numero maggiore di pubblicità senza abbandonare il social.
Secondo lo studio di We Are Social e Hootsuite, ogni secondo, nel mondo, gli utenti di internet crescono di 11 unità. Di conseguenza, ogni giorno, la platea di internet aumenta di un milione di unità. Il continuo incremento degli utenti di internet si traduce in un aumento quasi corrispondente degli utenti che utilizzano i social.
In un simile contesto, investire sulle società del comparto non può che rappresentare una scelta particolarmente interessante. Per venire incontro a tutti coloro che vogliono puntare su questo settore, Vontobel, in collaborazione con Solactive AG, ha creato l’indice Solactive Social Media Titans Performance. L’indice è un Net Total Return (le eventuali cedole e le altre distribuzioni nette vengano reinvestite all’interno dell’indice) ed è calcolato con base 100 punti dal 26 settembre 2014 (chiusura del primo giorno di trading).
Il paniere è composto da 10 titoli scelti dal team di Solactive AG sulla base dei seguenti criteri:
Nel caso in cui non ci fossero abbastanza società in grado di soddisfare i criteri fissati da Vontobel, l’indice può contenere anche meno di 10 società. Il paniere viene rivisto due volte all’anno ed è prevista la possibilità di aggiustamenti straordinari. La valuta del listino è il dollaro Usa.
L’ultimo ribilanciamento del Solactive Social Media Titans Performance Index è datato 10 ottobre. Al 5 dicembre 2019, l’indice è composto da 10 società: Alphabet, Baidu, Facebook, IAC Interactive Corp, Naver Corp, Netease Inc, Snap Inc, Spotify Technology, Tencent Holdings e Twitter.
Dal 26 settembre 2014, l’indice ha messo a segno una performance particolarmente brillante: +71,98% (fonte dati: Solactive AG al 4 dicembre 2019 alle 16:54). Il massimo storico è invece stato registrato il 15 giugno 2018, a 180,01 punti.
Per quanto concerne le variazioni delle singole azioni, abbiamo preso come riferimento il 2019. In questo quadro, la migliore performance è stata segnata da Snap Inc, (+158,72%), seguita da Naver Corp (+47,88%) e Facebook (+47,10%). Solo un titolo ha registrato una performance negativa nel periodo: Baidu (-23,80%).
(Fonte dati: Bloomberg. Rilevazione effettuata alle 17:01 del 4 dicembre 2019)
La società che più rappresenta l’universo dei social media è sicuramente Facebook, che presenta una ponderazione del 10,11% sul Solactive Social Media Titans Performance Index.
Fonte: Bloomberg. Aggiornamento alle 17:15 del 4 dicembre 2019
Dal grafico settimanale di Facebook si evidenzia una netta tendenza positiva. La forza dei compratori è chiara se si guarda alle reazioni avvenute nel 2019 a ridosso della linea di tendenza di lungo periodo che unisce i lows di settembre a quelli di novembre 2012.
Al momento, i prezzi si trovano al test della trendline ottenuta collegando i top del 27 luglio 2018 a quelli del 19 luglio 2019. Una rottura di tale livello permetterebbe ai compratori di accelerare la fase ascendente, portando i prezzi ad una potenziale segnatura di nuovi massimi storici, attualmente posti a 218,62 dollari.
Viceversa, solo discese al di sotto di 170 dollari prima, e 157 dollari poi, comprometterebbero la tenuta della fase ascendente nel lungo periodo.
Vediamo ora le prospettive grafiche di Snap, società che ha messo a segno il rialzo più importante dell’anno (ponderazione all’interno dell’indice al 10,55%).
Fonte: Bloomberg.Aggiornamento alle 17:20 del 4 dicembre 2019
Nel corso del 2019 si nota come sia iniziato un rally che ha portato i prezzi a recuperare la metà delle perdite messe a segno dall’IPO.
I corsi sono ora compressi tra la linea di tendenza che unisce i top di luglio e agosto 2019 e quella ottenuta collegando i lows della terza ottava di febbraio e di maggio 2019.
Per i compratori, un segnale positivo si avrebbe in caso di superamento dei top annuali, a 18,36 dollari. Al contrario, i venditori potrebbero incrementare la loro pressione e complicare l’evoluzione positiva delle quotazioni solo in caso di una chiusura settimanale inferiore a 10,28 dollari.
In questo scenario infatti, verrebbe violata la linea di tendenza che unisce i massimi di marzo 2017 a quelli di febbraio 2018.
Fonte: Vontobel. Aggiornamento alle 17:30 del 4 dicembre 2019
Il 16 marzo 2018, Vontobel ha emesso ad un prezzo di 100 euro il Tracker Certificate di ISIN DE000VN9C4A4 il quale replica (in linea di principio in modo lineare, 1:1) l’andamento del Solactive Social Media Titans Performance Index.
Quotato sul SeDeX di Borsa Italiana, il prodotto ha segnato da inizio anno una performance del 27,42% (dati Vontobel alle 17:39 del 4 dicembre 2019). Il Certificate prevede una commissione di gestione dell’1,20% e scadrà il 16 marzo 2023.
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