È l’ultimo arrivato nella famiglia dei certificati benchmark di Vontobel. Entrato in quotazione su SeDeX di Borsa Italiana poco più di una settimana fa, il nuovo Tracker Certificate Impact Investing (codice Isin DE000VF3SEM0) è nato con lo scopo di abbinare il rendimento finanziario con un ritorno sociale ed ecologico. Vediamone le caratteristiche e approfondiamo i dettagli del sottostante.
L’andamento del MSCI World IMI Select Sustainable Impact Top 20 Index. Fonte: Bloomberg
Il poderoso rally di inizio anno ha lasciato il suo solco anche sul grafico del MSCI World IMI Select Sustainable Impact Top 20 Index. Da inizio anno l’indice che replica le performance del settore impact investing ha prodotto una performance vicina al 14%, in linea con quanto si può vedere sulle principali piazze azionarie globali. Dal momento del lancio il paniere MSCI vanta una crescita superiore al 255%, percentuale che sui massimi storici dell’indice (1.393,43 punti alla chiusura del 28 settembre 2018) ha toccato punte superiori al 260%.
Non è beneficienza. Investire nel rispetto di vincoli e normative che tengono conto di aspetti sociali e ambientali non significa rinunciare ai guadagni. Il settore dell’Impact Investing infatti è un’opportunità di rendimento assoluta. Solamente nel mercato Usa gli investimenti SRI (Socially Responsible Investing) sono aumentati del 33% tra il 2014 e il 2016, raggiungendo 8,72 trilioni di dollari. Viene stimato che il mercato globale SRI abbia raggiunto nel 2018 il valore record di 22,8 trilioni di dollari.
Il nuovo Tracker Certificate di Vontobel. L’obiettivo del Tracker Certificate Impact Investing di Vontobel è quello di replicare linearmente le performance di questo indice, modellato da MSCI su 20 titoli azionari di società specializzate nei dieci settori più importanti per la sostenibilità: energie alternative, efficienza energetica, edilizia sostenibile, approvvigionamento idrico sostenibile, prevenzione dell’inquinamento, nutrizione, cura delle malattie, servizi igienici, finanziamento delle PMI e istruzione.
Lanciato il 27 marzo scorso sul mercato italiano, questo certificato scadrà il 22 marzo 2024. E’ previsto un meccanismo di ribilanciamento semestrale e le commissioni di gestione su questo prodotto ammontano all’1,20 per cento.
Il MSCI World IMI Select Sustainable Impact Top 20 Index è un benchmark calcolato e distribuito da MSCI. I titoli azionari che compongono questo paniere sono ponderati all’interno del basket. Ogni sei mesi, quindi una volta l’anno, un comitato di esperti selezionati da MSCI provvede ad aggiornare la composizione dell’indice.
Composizione. Le società che possono essere inserite all’interno del MSCI World IMI Select Sustainable Impact Top 20 Index devono rispondere a criteri qualitativi e quantitativi stabiliti da MSCI. L’indice infatti investe in società con una market cap superiore a 500 milioni di euro e un volume giornaliero di scambi almeno uguale a 2 milione di euro negli ultimi tre mesi. Dal punto di vista qualitativo vengono considerate solo le azioni delle società che affrontano le principali sfide sociali e ambientali e che generano almeno il 50% del fatturato da uno dei 10 temi di impatto sostenibile definite dagli United Nations Sustainable Development Goals (SDG).
La composizione attuale del paniere vede una preponderanza di società coinvolte nel settore dei consumi discrezionali (circa il 25%), energia efficiente, istruzione ed Health Care. La componente geografica delle società che costituiscono l’indice è molto diversificata. MSCI infatti attinge da diverse regioni: non solo Stati Uniti (che rimane comunque l’area con il maggior peso), ma anche Giappone, Gran Bretagna, Svezia, Norvegia, Danimarca e Australia.
First Solar (energie rinnovabili). Nell’esercizio 2017, il fatturato della società proveniva per il 100% dalla fornitura di energia alternativa o dalla fornitura di prodotti o servizi che supportano l’energia alternativa. First Solar fornisce tecnologia solare e servizi quali attrezzature, costruzione, progettazione e manutenzione di impianti solari.
Pearson (istruzione). Nell’esercizio 2017, Pearson ha ottenuto circa il 100% del fatturato da servizi educativi e da prodotti correlati. La società britannica offre anche corsi di formazione.
Procter & Gamble (consumi discrezionali). Nell’esercizio 2018, la società ha ottenuto circa il 50,08% per cento dei suoi ricavi dalla vendita di prodotti sanitari di base. Procter & Gamble produce prodotti per la cura della persona e per la casa. Nell’esercizio 2018, il 50,08% del fatturato della società proveniva dalla vendita di prodotti sanitari come spazzolini da denti, shampoo e detergenti.
Novo Nordisk (Health Care). È una società che si occupa della scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici in tutto il mondo. Nell’esercizio 2017, l’azienda ha ottenuto circa il 91,22% del fatturato dalla vendita di farmaci per il trattamento di malattie come il diabete e l’emofilia. La società ha ricavato circa 1.480,79 milioni di dollari USA da farmaci utilizzati per il trattamento dell’emofilia e della sindrome di Noonan.
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