Il 2019 si sta affermando come un anno molto positivo per le materie prime energetiche, soprattutto per il petrolio. La brusca correzione di fine 2018 sembra ormai acqua passata e il prezzo del barile si sta dirigendo verso interessanti zone di prezzo. Da inizio anno il greggio, sia nella versione Nordamericana (WTI) che in quella Nordeuropea (Brent), ha guadagnato oltre 20 punti percentuali, raggiungendo i massimi dallo scorso novembre. Di fatto è stato ricoperto circa la metà del movimento ribassista partito ad ottobre.
A spingere i prezzi di WTI e Brent è soprattutto l’evidente contrazione dell’offerta registrata nel primo frangente dell’anno, ma anche il maggior ottimismo legato agli sviluppi delle negoziazioni USA-Cina e il conseguente rialzo dell’equity USA hanno offerto il loro appoggio al rally.
A livello di fondamentali lo scenario appare costruttivo. A gennaio l’OPEC ha tagliato la produzione di petrolio al ritmo maggiore da 2 anni e al contempo l’export saudita verso gli Stati Uniti è sceso al minimo storico.
Il contesto attuale vede gli operatori concentrati sul lato offerta per verificare il mantenimento delle promesse di tagli alla produzione da 1,2 milioni di barili contenute nell’accordo varato a dicembre da Opec Plus (il cartello di cui fanno parte i Paesi Opec e gli altri maggiori produttori).
Oltre all’accordo fra i principali produttori globali, a maggio entreranno in vigore anche le sanzioni complete all’Iran che andranno a contenere ulteriormente l’offerta di oro nero.
Dal lato della domanda, le proiezioni elaborate dall’Agenzia internazionale dell’Energia stimano che quest’anno, per la prima volta, la domanda di greggio supererà la fatidica soglia dei 100 milioni di barili attestandosi a 100,6 milioni, +1,4 milioni rispetto a un anno fa.
Come investire con efficienza sul Petrolio WTI?
Per chi volesse prender parte al trend rialzista del greggio in questo 2019 è disponibile un nuovo Tracker Certificate targato Vontobel che garantisce un’esposizione rialzista al petrolio tramite una strategia che prende in considerazione la struttura per scadenza dei contratti futures sul Petrolio WTI.
Il nuovo prodotto di Vontobel replica 1:1 le performance del Vontobel Oil-Strategy Index (indice realizzato, calcolato e distribuito dalla tedesca Solactive AG). Si tratta di un indice che rileva la struttura dei contratti futures sul greggio e, con cadenza mensile, valuta la strategia migliore da adottare.
L’indice infatti investe su un basket di azioni nordamericane legate al settore oil in caso di mercato futures in fase contango, mentre quando la curva dei prezzi a scadenza vira in Backwardation la strategia si sposta sui futures. Vediamo più nel dettaglio come funziona la strategia del certificato.
Un rialzo dei prezzi del greggio può essere cavalcato in due maniere: tramite l’investimento in società del comparto petrolifero oppure per mezzo dei contratti futures. Con il Tracker Certificate con sottostante il Vontobel Oil-Strategy Index è possibile portare avanti entrambe le strategie.
Nel caso in cui la struttura dei prezzi del petrolio è “regolare”, anche detta fase contango, cioè quando i prezzi delle scadenze più vicine sono più bassi di quelli relativi le scadenze più lontane, l’indice Vontobel Oil-Strategy investe in azioni del comparto petrolifero. In particolare, Solactive seleziona le 10 maggiori aziende nord-americane (statunitensi o canadesi) attive del settore con una capitalizzazione di mercato minima di 1 miliardo di dollari.
Quando invece i contratti future sul greggio sono in backwardation (c.d. struttura dei prezzi di invertita), quando cioè i prezzi per le scadenze più vicine sono maggiori di quelli delle scadenze lontane, l’indice investe in contratti future. L’obiettivo di questa strategia è di minimizzare le perdite legate al “rolling” dei contratti ed ottenere un elevato grado di correlazione con l’andamento del prezzo del greggio.
Con questo Certificate è possibile seguire l’andamento del mercato petrolifero e sfruttarne al meglio, grazie alla doppia strategia incorporata nel Vontobel Oil-Strategy Index, gli eventuali rialzi.
Nel caso dell’investimento in società americane sono privilegiate le aziende con un approccio “olistico”. Si tratta di quelle aziende che controllano la produzione, la lavorazione e la raffinazione del petrolio greggio ma anche il marketing, la vendita, lo stoccaggio e il trasporto.
Al momento, l’indice comprende 8 società statunitensi (Halliburton Company, Concho Resources Inc., Exxon Mobil Corporation, Valero Energy, Chevron Corporation, Phillips 66, Conocophillips, Marathon Petroleum Corporation) e due canadesi (Suncor Energy Inc. e Canadian Natural Resources).
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