E’ ormai noto come gli utenti siano sempre più digitalizzati ed esigenti. Il 16% degli italiani, secondo la ricerca dell’Osservatorio Fintech & Digital Finance della School of Management del Politecnico di Milano, ha utilizzato almeno un servizio Fintech nel corso del 2017, e ben il 38% dei clienti bancari è attivo da Pc e interagisce con la propria banca anche da mobile.
Mediante l’adozione di sistemi digitali in grado di fornire informazioni utili in un contesto ben definito, l’uomo è fortemente potenziato. Blockchain, big data e Robo Advisor impongono nuovi servizi agli istituti tradizionali. La rivoluzione digitale è dirompente nel settore finanziario.
Ma dunque quali sono le implicazioni per l’industry finance?
L’interfaccia verso la tecnologia diventa la voce
I clienti sono abituati sempre più ad interfacciarsi con la tecnologia vocale. L’aspettativa è quella di poter accedere ai servizi bancari e di investimento attraverso i device presenti a casa con i quali hanno già "costruito una relazione".
Gli smart speakers e gli assistenti vocali sono i front-end verso un ecosistema di servizi governati dai market leader (Amazon ha circa il 70% del mercato, inseguita da Google). Entrambi offrono la possibilità di aggiungere “skills” ai propri assistenti vocali. Skills che possono essere realizzati dalle aziende che hanno un interesse ad essere raggiunte attraverso questi device. Molti gli istituti di credito che hanno già realizzato il proprio skill per l’accesso alle proprie piattaforme facendo leva sulle interfacce vocali degli assistenti vocali.
La robotica prende piede
Probabilmente ci troveremo ben presto a fronteggiare situazioni in cui qualche competitor avrà adottato qualche robot per una prima forma di customer care nelle filiali o negli uffici dei consulenti finanziari. Sono oggetti che per le loro caratteristiche possono risultare attraenti ed interessanti, avvicinando il pubblico anche solo per la curiosità che stimolano.
Artificial Intelligence
E’ una tecnologia rivoluzionaria ampiamente utilizzata nel mondo Fintech, Insurtech, Regtech, ovvero negli ambiti di disruption più vicini alla nostra industry di riferimento. L’aspetto fondamentale è che ogni processo di apprendimento per l’individuazione di classificazioni utili per il disegno di nuove offerte di prodotto e servizio parte dalla disponibilità di una vasta base di dati.
L’utilizzo dei dati connessi alle transazioni effettuate dai nostri clienti ed ogni altro riferimento utile, sia di tipo socio demografico che comportamentale (quindi acquisito anche da fornitori esterni che abbiano una connessione diretta con i nostri clienti, come i social network e le grandi piattaforme e marketplace) abilita il training di reti neurali ed alberi decisionali che possono fornire nuove e più efficaci rappresentazioni degli accadimenti, utili per la generazione di “azioni” dirette sul cliente e/ categoria di cliente e/o comportamento rilevato.
Gli spazi applicativi più utilizzati ad oggi nell’industry bancaria sono l’ Anti-fraud, l’Algorithmic trading, l’Anti-money laundering.
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