Amundi lancia il nuovo fondo per trarre profitto dalla Nuova Via della Seta
Amundi, Asset Manager con masse gestite per 1.487 miliardi di euro, ha lanciato il nuovo Amundi Funds New Silk Road. L’obiettivo del fondo è quello di riuscire a conseguire una crescita del capitale nel lungo periodo superiore a quella relativa al più ampio universo del mercato azionario dei Paesi Emergenti
La Nuova Via della Seta è un progetto strategico della Cina che mira a migliorare i suoi collegamenti commerciali con i Paesi appartenenti all’Eurasia. La “Belt and Road Initiative” permette di creare nuove rotte commerciali in Asia, Europa, Medio Oriente e Africa, dando vita ad un flusso di investimenti e lo sviluppo economico di tutti i Paesi coinvolti. Secondo la Banca Mondiale, il sistema coprirà 65 Paesi, comprendendo 1.000 miliardi di euro su 1.700 progetti infrastrutturali.
Le numerose opportunità che questo enorme piano può creare ha spinto la società di Asset Management Amundi (la quale ha masse gestite per 1.487 miliardi di euro) a creare l’Amundi Funds New Silk Road.
Gli obiettivi dell’Amundi Funds New Silk Road
Dal comunicato stampa rilasciato dalla società, il fondo Amundi Funds New Silk Road punta a “conseguire una crescita del capitale nel lungo periodo superiore a quella relativa al più ampio universo del mercato azionario dei Paesi Emergenti”.
Gli investimenti verranno effettuati su quelle aziende che ottengono gran parte dei ricavi e (oppure) generano buona parte del business in quei mercati che beneficiano della Belt and Road Initiative: questi non guarderanno solo agli effetti diretti della Nuova Via della Seta, ma anche quelli di secondo e terzo livello. Il fondo cercherà di trarre profitto anche dalle iniziative volte ad aumentare gli scambi commerciali lungo la BRI.
L’obiettivo dei gestori è quello di “ottenere un portafoglio di scelte ad alta convinzione, con 60-90 titoli”.
Yerlan Syzdykov, Global Head of Emerging Markets, ha commentato: “Il fondo Amundi Funds New Silk road investe nelle aree associate al progetto della Belt and Road Initiative (BRI), piuttosto che investire direttamente laddove BRI investe. Abbiamo notato che molti progetti BRI con potenziali effetti primari potrebbero non offrire le opportunità di investimento più interessanti. Pertanto, siamo disposti a guardare oltre la Cina e le infrastrutture per cercare opportunità di investimento che riteniamo possano beneficiare della crescita attesa degli scambi commerciali e del conseguente sviluppo economico lungo le nuove vie della seta".
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