Salone del Risparmio 2019: per Pictet AM la parola d’ordine è sostenibilità
Il Pictet-Global Environmental Opportunities e il portafoglio Smart City sono le novità di punta che Pictet Asset Management porterà al Salone del Risparmio 2019. Ne abbiamo parlato con il Country Head per l’Italia Paolo Paschetta
Sostenibilità, la parola d’ordine della decima edizione del Salone del Risparmio, impera anche in casa Pictet Asset Management.
Ne abbiamo parlato con Paolo Paschetta, Country Head per l’Italia della casa di gestione, che ha illustrato a Money.it i temi d’investimento più caldi per il futuro.
Perché investimenti e sostenibilità andranno sempre più d’accordo in futuro?
Non è una moda né tantomeno una questione di etica. Una ricerca condotta dalla Business School dell’Università di Harvard ha dimostrato che un dollaro collocato in società Esg nel 1993, 17 anni dopo valeva 22,6 euro contro i 15,4 euro generati da aziende meno attente al tema. Secondo il punto di vista di Pictet le società che rispettano i principi ESG registrano performance migliori e più stabili nel tempo, beneficiano di un costo del capitale inferiore e di rating creditizi più elevati. Le società che non sono in grado di gestire i rischi ambientali, invece, hanno costi di indebitamento in media superiori del 20%. Il crollo dei titoli della società petrolifera BP dopo il disastro Deepwater Horizon nel 2010 o quello di Volkswagen, nel 2015, in scia al dieselgate sono emblematici.
Qual è l’impegno della vostra industria in questo senso?
La novità che riteniamo epocale è arrivata quest’anno a valle dell’iniziativa di cui Pictet Am si è fatto promotore, attraverso la Swiss Sustainable Finance, meno di un mese fa. Ci riferiamo alla lettera aperta inviata l’11 febbraio scorso ai rappresentanti di FTSE Russel, Morningstar, MSCI, S&P Dow Jones Indices e STOXX, affinché siano rimossi da tutti gli indici – usati come base per la costruzione di prodotti di investimento attivi e passivi - i produttori di armi controverse. L’appello è stato firmato da oltre 140 tra asset manager, investitori istituzionali, wealth manager rappresentanti asset under management di 6,8 trilioni di dollari: una presa di posizione netta contro munizioni a grappolo, mine antipersona, armi biologiche e chimiche, armi nucleari che possono ferire in modo indiscriminato o sproporzionato e il cui utilizzo è vietato o limitato dalle convenzioni internazionali. Ritengo molto importante che l’impulso a un’azione del genere sia venuto dall’industria del risparmio gestito, in un contesto in cui la propensione verso la sostenibilità e la responsabilità sociale e di governance è finalmente divenuta molto alta.
Qual è l’offerta di Pictet che va in questa direzione?
Pictet Asset Management ha questa consapevolezza dal 1999, anno del lancio del primo fondo mondiale sull’acqua: la sostenibilità non può essere né una moda né un approccio di marketing. Forte di un track record ormai ventennale a fine 2018 abbiamo integrato i criteri di selezione Esg in tutti i fondi e le strategie long-only e puntiamo a fare lo stesso per tutte le rimanenti strategie long-short e multi-asset. L’obiettivo è assicurare, attraverso i criteri Esg, una visione di rischio/opportunità dell’investimento di più lungo termine che vada aldilà della mera valutazione dei dati finanziari delle aziende, del profitto e delle perdite, e del bilancio – perché crediamo che una società sia qualcosa di più di una somma di transazioni finanziarie.
Dal punto di vista operativo come selezionate gli investimenti dei vostri fondi?
La nostra strategia principale è quella di selezionare titoli di società che offrono soluzioni a problemi ambientali come il cambiamento climatico e che favoriscano il passaggio a una economia a bassa intensità di carbone: energia pulita, gestione dello spreco, controllo delle emissioni dell’aria sono temi per noi classici. Inoltre, sviluppiamo o gestiamo portafogli che investono nell’intera filiera economica ma che puntano soltanto in quelle società che sono all’avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità nel loro settore nei confronti dei loro competitor – per esempio preferiamo le compagnie che sono maggiormente esposte nel gas naturale rispetto al petrolio per il minore inquinamento.
La gamma di fondi tematici di Pictet AM negli anni si è ampliata fino a comprendere, insieme al Fondo Water, anche i Fondi Nutrition, Timber, Clean Energy, Global Environmental Opportunities e Smart City.
Un’anticipazione sulle novità che porterete al Salone del Risparmio quest’anno?
Al Salone del Risparmio 2019 presenteremo prodotti che individuano i megatrend del prossimo futuro. In particolare, riteniamo cruciale il tema che segue il Pictet-Global Environmental Opportunities, un comparto azionario che investe principalmente in azioni globali di società che operano nella catena di valore dell’energia pulita, dell’acqua, dell’agricoltura, delle attività forestali cavalca il tema secolare del passaggio a una società sempre più carbon-free. Un cambiamento molto importante, inoltre, è quello che sta segnando le nostre città e che cerchiamo di cogliere nel portafoglio Smart City, lanciato lo scorso settembre. Il nostro obiettivo è rafforzare l’esposizione alle società che offrono soluzioni alle sfide poste all’urbanizzazione e dal cambiamento nello stile di vita dei consumatori. Dunque, andiamo alla ricerca di aziende operanti in diversi settori che promuovono lo sviluppo di città più intelligenti, cioè più efficienti, sicure e sostenibili e che si adattano meglio alle esigenze dei cittadini. Tra queste ricordiamo Bright Horizons Family Solution, azienda statunitense attiva nel campo dei servizi per l’infanzia, con oltre 300 nurseries nella sola Gran Bretagna. Siamo infatti convinti che le aziende che offriranno soluzioni efficienti ai problemi degli abitanti delle metropoli del futuro, contribuendo dunque al miglioramento delle loro condizioni di vita, saranno le vincitrici nel lungo termine.
Fonte: https://www.money.it/Salone-del-Risparmio-2019-pictet-am-sostenibilita-esg-smart-city
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