Borsa Italiana: SG Company boom al debutto, ecco i parametri fondamentali per valutare l’IPO

Nuovo ingresso su AIM Italia oggi con lo sbarco di SG Company, società operativa in Italia nel settore della comunicazione integrata sia sui canali B2B (Business to Business) che B2C (Business to Consumer) e BTL (Below The Line).

Con la quotazione di oggi, la ventesima ammissione dell’anno sul mercato AIM Italia, sale a 109 il numero di società attualmente quotate sul mercato dedicato alle piccole e medie imprese gestito da Borsa Italiana.

Con l’IPO la società ha raccolto 3 milioni di euro in fase di collocamento. Il flottante al momento dell’ammissione era del 13,04% con una capitalizzazione pari a circa 23 milioni di euro. La società ha fatturato nel 2017 32,6 milioni di euro. SG Company sarà inserita da domani nel paniere dell’indice FTSE AIM Italia.

Di seguito in esclusiva per Money.it un’analisi di matrice fondamentale svolta da Michelangelo Massara, gestore del portafoglio PWA Alternative Global Flexible.

SG Company è la piattaforma che punta a diventare l’hub italiano della comunicazione e della consulenza strategica comunicativa integrando Live & Digital Communication. La società è la capogruppo di una serie di controllate attive nei mercati B2B (Business to Business), B2C (Business to Consumer) e BTL (Below The Line): Sinergie, Special, Centoeventi, Twico e Lievita.

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SG Company lavora con oltre 140 clienti corporate/istituzionali e nel 2017 hanno gestito oltre 300 eventi, realizzando un fatturato lordo di 32,6 milioni di euro e netto di 25 milioni. A livello operativo l’EBITDA è stato pari a 2,2 milioni. L’utile netto si è attestato a 1,3 milioni e dal punto di vista patrimoniale la Posizione Finanziaria Netta (PFN) era di 1,8 milioni.

Analizzando i conti e valutando i risultati prospettici il 2018 si dovrebbe chiudere con un fatturato compreso tra i 40 milioni (lordo) e 50 milioni (aggregato), un EBITDA compreso tra 3,5 e 4 milioni e una PFN compresa tra 6 e 7 milioni.

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Acquistando il titolo in IPO a 2 euro, con un equity value (Pre money) di 20 milioni di euro lordi, vuol dire attribuire alla società un EV/EBITDA di circa 6 e un P/E poco inferiore a 10 (dove la media del settore è di circa 15).

Considerando inoltre la Bonus share a 1 anno del 10%, l’investimento risulta per il settore e per i nostri parametri di valutazione assolutamente conveniente. Se realmente sarà poi raggiunta, nei tempi e modi indicati, la proiezione di fatturato da loro preventivata entro il 2020 di quasi 100 milioni sicuramente permetterebbe alla società di diventare un player nel settore di riferimento.

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