Come funzionano le assicurazioni sulla vita?
Attraverso il contratto di assicurazione sulla vita è possibile trasferire il rischio in capo alla compagnia assicurativa, godendo si alcuni vantaggi fiscali
I contratti di assicurazione sulla vita nascono con l’obiettivo di proteggere da un evento attinente la vita umana. Gli eventi assicurati possono essere di due tipi:
- il rischio morte, soprattutto nel caso di prematura scomparsa dell’assicurato che può lasciare in difficoltà le persone a questo care o che dipendono da lui;
- il rischio sopravvivenza, per coprire gli eventi che possono presentarsi nel corso della vita e incidere negativamente sul patrimonio dell’assicurato.
Coprire da soli questi rischi è impensabile in quanto sarebbe necessario avere a disposizione moltissime risorse ecco allora che, grazie al contratto di assicurazione sulla vita, è possibile trasferire il rischio in capo alla compagnia assicurativa.
Questa si impegnerà, a fronte del pagamento di un premio, a pagare una rendita o un capitale nel caso in cui l’evento assicurato si verifichi. Grazie alle tecniche attuariali e di gestione assicurativa applicate dalla compagnia, l’importo del premio è di molto inferiore rispetto alla prestazione che verrà erogata nel caso in cui l’evento assicurato si verifichi. Questo dà la possibilità a tutti di stipulare una polizza sulla vita.
L’assicurazione sulla vita temporanea caso morte
L’assicurazione sulla vita che copre dal rischio morte viene generalmente chiamata TCM - Temporanea Caso Morte. Questa tipologia di polizza sulla vita viene generalmente stipulata per proteggere le persone care dell’assicurato (che può anche essere una persona diversa rispetto al contraente) dagli effetti economici che una sua prematura scomparsa potrebbe provocare sulla situazione economica e capacità di sostentamento dei beneficiari.
La durata della protezione viene indicata nella polizza, così come i beneficiari che possono essere liberamente designati dal contraente e non devono necessariamente corrispondere agli eredi legittimi.
La fase di stipula di una polizza TCM
Visto il rischio che vanno ad assicurare, le polizze sulla vita TCM possono, nella maggior parte dei casi, essere personalizzate. Innanzitutto è necessario individuate le persone da tutelare e comunicare il sesso, l’età e alcuni dati sullo stato di salute dell’assicurato.
Successivamente, con l’aiuto dell’assicuratore o dell’intermediario, è possibile stabilire la durata del contratto (ad esempio cinque o vent’anni), l’importo del capitale da assicurare al beneficiario (ad esempio 250.000 euro), il conseguente ammontare del premio, il suo frazionamento (pagamento in unica soluzione o rateale) e, in caso di pagamento rateale, la frequenza (ad esempio annuale o mensile).
Vantaggi fiscali: possibilità di detrarre il premio della polizza vita TCM
Coloro che hanno stipulato una polizza vita TCM, oltre a tutelare le persone care, potranno contare sul vantaggio fiscale della detraibilità del 19% del premio, fino ad un massimo di 530 euro, dal reddito dichiarato ai fini IRPEF.
Ad esempio, se il premio pagato è pari a 270 euro è possibile detrarre il 19% e ottenere un rimborso pari a: 51,30 euro. Non è invece possibile detrarre un premio superiore a 530 euro.
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