Consulenza finanziaria: chi sceglie prodotti passivi ha il dovere di essere attivo

Consulenza finanziaria: chi sceglie prodotti passivi ha il dovere di essere attivo

Nel corso dell’8° Forum nazionale sulla consulenza finanziaria Massimo Siano, executive director di ETF Securities, ha enfatizzato il ruolo del consulente finanziario nella selezione del prodotto più adatto alle esigenze del proprio cliente

Si è tenuto a Milano l’8° Forum Nazionale sulla consulenza finanziaria organizzato da Ascosim, l’Associazione delle società di consulenza finanziaria. Money.it ha seguito in diretta l’evento, organizzato nella splendida cornice di Palazzo Mezzanotte sede di Borsa Italiana.

Nel corso dell’incontro si è tenuta un’interessante tavola rotonda con i principali emittenti di prodotti passivi disponibili per gli investitori italiani sul segmento ETFPlus di Borsa Italiana. La discussione, incentrata sul tema della ricerca e dell’innovazione dei prodotti finanziari, ha visto fra i protagonisti Massimo Siano, executive director – head of Southern Europe di ETF Securities (UK) Limited, che ha enfatizzato il ruolo del consulente finanziario nella selezione del prodotto più adatto alle esigenze del proprio cliente.

Siano parte da una premessa: “Su ETFPlus sono disponibili più di 1000 ETF, ma i più venduti sono solo un centinaio. Il compito di selezionare i migliori prodotti offerti dal mercato spetta al consulente che deve assumere un approccio critico e non passivo”.

Noi ETF provider siamo soggetti passivi, e se noi siamo passivi chi sceglie di investire sui nostri prodotti ha il dovere di essere un soggetto attivo. Il nostro compito è quello di essere creativi, mentre spetta al consulente selezionare il miglior strumento possibile da adattare alle esigenze del cliente

Il contesto globale favorisce le commodities cicliche, bocciata l’Italia

Il manager di ETF Securities ha concluso la tavola rotonda con un’opinione sull’attuale situazione economica globale, lanciando una frecciatina verso l’attuale situazione di stallo politico che caratterizza l’Italia. “Mentre noi in Italia non sappiamo ancora chi sarà a firmare la prossima legge di Bilancio c’è un mondo che va avanti a gran velocità. Stati Uniti e Germania sono al pieno impiego e la Cina ha un piano economico che nel giro di qualche anno dovrebbe assicurarle il primato economico globale. A livello strategico quindi acquisterei ETF long sulla Germania mentre shorterei l’Italia e i Paesi che si vogliono chiudersi in loro stessi come l’Uk. Personalmente vedo un contesto favorevole agli investimenti sulle commodities cicliche, quindi petrolio e metalli industriali”.


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