Giornata mondiale del risparmio: gli italiani risparmiano e spendono, non investono
Se da una parte in molti italiani si preparano ai festeggiamenti di Halloween e alle partenze per il ponte dei morti , oggi dall’altra parte si celebra la giornata mondiale del risparmio.
Giunta alla 95ª edizione, la giornata mondiale del risparmio si celebra come ogni 31 di ottobre a Roma ed è legata al nome di un importante economista italiano, Maffeo Pantaleoni, che ne ispirò la proclamazione in un discorso tenuto a Milano nel 1924, in un congresso dell’Istituto Internazionale del Risparmio.
Il tema di questa edizione del 2019, che si svolgerà nella capitale presso l’Angelicum Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, sarà “Risparmio è sostenibilità. Scelte di oggi per immaginare il domani”.
Saranno presenti alla 95ª edizione della giornata mondiale anche il Ministro dell’economia Roberto Gualtieri, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il Presidente dell’ACRI, Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, Francesco Profumo e il Presidente dell’ABI, Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli.
Gli italiani risparmiano molto, ma investono poco
E proprio oggi durante la giornata mondiale del risparmio, ci sarà modo di analizzare la diciannovesima indagine sul risparmio commissionata dall’ACRI ad Ipsos, una delle più importanti società di ricerche di mercato.
La ricerca ha evidenziato un fattore che con il passare degli anni viene sempre più confermato: gli italiani risparmiano tantissimo, ma investono sempre meno a causa di un elemento ben preciso: la diffidenza verso le forme di investimento.
Tant’è che l’indagine ha dimostrato una crescita abbastanza significativa, dal 30% al 35%, di quella fetta degli italiani che ritengono che non esiste un investimento ideale, anzi sarebbe meglio non investire proprio.
Tuttavia tra gli investimenti effettuati dagli italiani, rimane costante con la quota del 33% quello che da sempre è considerato più sicuro: il mattone. Stessa sorte per gli investimenti rischiosi che mantengono la fetta del 7%.
Inoltre il 63% degli intervistati italiani ha sottolineato un aspetto molto interessante ossia che preferisce la liquidità, perché ritiene che il risparmio non sia sufficientemente tutelato dalle istituzioni deputate a farlo. Questo fattore ha permesso anche di aumentare la quota dei correntisti che è passata dall’81% all’85%.
Italiani soddisfatti della propria situazione economica
Un altro importante elemento analizzato dalla ricerca commissionata ad Ipsos è che il 59% degli italiani percepisce migliorata o comunque soddisfacente la propria situazione economica.
Tant’è che è aumentata la percentuale di coloro che riescono a risparmiare. Essa infatti adesso si attesta al 42%. Inoltre sono cresciute anche le quote di chi riesce a far fronte a spese impreviste. Analizzando proprio questo elemento, il 39% può riuscire a coprire fino a 10.000 euro, il 79% fino a 1.000 euro. Ciò ha comportato anche una riduzione della quota di famiglie italiane che deve ricorrere ai prestiti. Essa infatti è calata dal 16% al 6%.
Essere soddisfatti della propria situazione economica, ha permesso agli italiani di aumentare i consumi. Quelli legati alla telefonia e ai farmaci hanno fatto segnare rispettivamente un aumento del 16% e del 34%, quelli legati alla cura di sé e alle attività fuori casa una crescita dell’8% e del 9%. Tant’è che le contrazioni delle spese di quest’ultime si sono ridotte rispettivamente dal -14% al -6% e dal -30% al -21%.
Fonte: https://www.money.it/rispamio-giornata-mondiale-italiani-risparmiano-spendono-non-investono
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