Hermes IM: l’Italia può contare su solidi fondamentali economici

Hermes IM: l'Italia può contare su solidi fondamentali economici

Nessuna paura all’indomani delle elezioni politiche italiane. Hermes IM mantiene positivo il giudizio sull’economia del Belpaese, grazie al sostegno di solide basi fondamentali

Hermes Investment Management, casa d’investimento britannica nata nel 1983, ha incontrato questa mattina a Milano la stampa italiana per presentare il proprio economic outlook sull’Italia e condividere il proprio punto di vista sull’attuale scenario del Paese.

Hermes IM è nata come gestore del fondo pensione della British Telecom e ad oggi può vantare oltre 40 miliardi di dollari di asset under management ed un’ampia gamma di offerta di prodotti che spazia dall’azionario globale al credito (absolute return, global high yield e investment grade).

Nel corso dell’evento di quest’oggi Silvia Dall’Angelo, senior economist di Hermes IM, ha voluto condividere con gli investitori e la stampa la sua opinione sulle reazioni del mercato all’esito delle recenti elezioni politiche italiane.

“Il mercato ha reagito con compostezza all’esito delle urne italiane, difatti la volatilità che si è manifestata nei primi minuti di apertura dei mercati è velocemente rientrata sia per quanto riguarda l’azionario che per il mercato del credito”, ha commentato Dall’Angelo.

L’outlook base di Hermes IM sull’Italia è dunque positivo in quanto “l’economia tricolore può contare su solide basi fondamentali”, ha spiegato l’economista italiana della casa d’investimento. Particolarmente positive in tal senso sono le rilevazioni su crescita degli investimenti, +4% nel 2017, e delle esportazioni.

In questo quadro anche il mercato del lavoro in Italia è notevolmente migliorato, sebbene vi è ancora molto da fare soprattutto sul fronte della qualità del lavoro, elemento indispensabile “per far ripartire anche i consumi interni al Paese”, ha chiosato Dall’Angelo.

Un ultimo parere dell’esperta ha riguardato la Banca Centrale Europea. Al di là di quanto emergerà nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo, lo scenario base di Hermes IM al momento non prevede ulteriori estensioni del programma di Quantitative easing (Qe) oltre l’attuale termine previsto a settembre 2018.

“Ciò non significa che mancherà il supporto della Banca Centrale, riteniamo che per almeno altri due anni l’istituto guidato da Mario Draghi sosterrà il proprio bilancio attraverso il reinvestimento dei titoli in scadenza attualmente già detenuti”, ha concluso Dall’Angelo.


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