Investire sui mercati emergenti nel 2018

 Investire sui mercati emergenti nel 2018

Fino a un paio di anni fa per acquistare vestiti, libri e altri articoli bisognava recarsi in un negozio, in un centro commerciale o in un supermercato. Oggi, il processo di acquisto avviene tramite web in qualsiasi momento o luogo.

Lo stesso vale in ambito finanziario. Per effettuare un deposito bancario bisognava recarsi in una filiale della banca locale e aspettare che l’operatore della banca elaborasse la transazione. Oggi, la Polonia è considerata leader nel settore dell’online banking; gli istituti finanziari polacchi garantiscono numerosi servizi prima fra tutti l’approvazione del prestito in sol 30 secondi tramite smartphone, consigli personalizzati e sconti in base al comportamento e alla posizione dell’utente.

La trasformazione tecnologica non ha solo facilitato lo shopping e il banking, ma si è diffusa in quasi tutti gli aspetti della nostra vita. Molti anni fa, il Messico, ad esempio, ha creato un servizio di consulenza sanitaria (agganciato ad un contratto telefonico e attivabile pagando semplicemente la bolletta telefonica) disponibile per più di un milione di abbonati e per le loro famiglie.

Secondo uno studio PwC (2014), oltre il 59% dei pazienti residenti nei Paesi emergenti utilizza almeno un’applicazione o un servizio sanitario "mobile" (contro il 35% nel mondo sviluppato).

A partire dal 2016, in Cina, India, Stati Uniti, Brasile e Giappone oltre un miliardo di utenti hanno avuto accesso a beni, servizi e informazioni. Numero fortemente in crescita poiché i consumatori utilizzano sempre più dispositivi per le transazioni online.

La rincorsa tecnologica

Spesso, i paesi in via di sviluppo possono capitalizzare sulla tecnologia più rapidamente rispetto ai paesi sviluppati. L’adozione di nuove tecnologie consente un "salto di qualità" non indifferente bypassando modelli o sistemi datati. Ad esempio, alcuni paesi in Africa hanno rapidamente adottato i sistemi di pagamento mobile senza mai costruire filiali bancarie.

I mercati emergenti stanno rapidamente automatizzando le loro fabbriche e ad oggi rappresentano un quarto della domanda mondiale sul fronte della robotica.

I veicoli a guida autonoma sono uno dei settori principali su cui sta puntando la il governo cinese incoraggiando la collaborazione tra aziende tecnologiche cinesi in tutti gli aspetti dello sviluppo. Nel mese di dicembre 2017, la Commissione Municipale dei Trasporti di Pechino ha concesso l’approvazione per testare veicoli a guida autonoma.

Nel 2016, oltre il 40% delle nuove domande di brevetto del mondo provenivano da economie emergenti (la Cina capolista con 1,3 milioni di domande presentate). Il settore tecnologico nei mercati emergenti, dunque, offre opportunità interessanti e il 2018 potrebbe rivelarsi un momento entusiasmante per investire in questo segmento!

Chetan Sehgal, CFA Senior Managing Director, Director of Portfolio Management, Franklin Templeton Emerging Markets Equity:

Individuiamo società a nostro giudizio estremamente ben gestite, che crescono a un ritmo elevato e offrono esposizione a temi chiave come crescita economica, cambiamenti demografici e tendenze di consumi locali. Pensiamo che al momento l’Asia sia la regione più entusiasmante nei mercati emergenti. Offre una serie di opportunità, da Cina, Corea del Sud, India e Taiwan a paesi come l’Indonesia. Non ultimo, siamo molto entusiasti dei mercati di frontiera di tutto il mondo, non solo in Africa ma America Latina. Riteniamo che questi mercati offrano le opportunità del domani, idealmente per investitori di lungo termine con un orizzonte temporale di oltre cinque anni.

Approfondimenti: http://emergingmarkets.blog.franklintempleton.com/it/2018/01/03/prospettive-per-mercati-emergenti-nel-2018/


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