Kairos: Julius Baer conferma impegno verso Italia, ora guarda a M&A

Kairos: Julius Baer conferma impegno verso Italia, ora guarda a M&A

Kairos e Julius Baer sono pronte a una nuova sfida. Dopo aver annunciato nei mesi scorsi la vendita in blocco della società di asset management, il gruppo svizzero ha deciso di tornare sui suoi passi.

Money.it ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa indotta da Julius Baer per spiegare al mercato italiano il cambio di strategia e sopratutto i prossimi obiettivi e le novità che attendono Kairos. Protagonista dell’evento è stato Yves Robert-Charrue, Head region Europe di Julius Baer e Presidente della società di asset management fondata da Paolo Basilico.

Kairos: stop alla vendita e nuova voglia di crescere in Italia

Il primo punto su cui è ruotata la conferenza è stato lo stop alla vendita di Kairos. “Ha un business fantastico e il mercato italiano è uno dei più importanti nel settore dell’asset management”, ha evidenziato Robert-Charrue, sottolineando come anche per questo motivo “dopo aver ascoltato le offerte che ci sono arrivate abbiamo deciso di non vendere la società”. Secondo alcune indiscrezioni, la scorsa settimana Mediobanca avrebbe deciso di ritirare l’interesse mostrato verso Kairos.

Gli effetti dello stop alla vendita si sono ripercossi immediatamente sui vertici della società italiana. Fabrizio Rindi, che rimane Presidente di Kairos Partners SGR, sostituirà nel ruolo di CEO Fabio Bariletti. La carica per il momento è ad interim e verrà ricoperta fino a quando i vertici societari non individueranno il sostituto ideale.

I nuovi vertici saranno ora chiamati a predisporre un nuovo piano di crescita della società, che si concentrerà ancora di più sull’asset management e sul private banking. Se a ottobre verrà lanciato un nuovo fondo ELTIF, entro la fine del 2019 è atteso in tal senso la diffusione del nuovo piano industriale.

Indubbiamente la centralità del mercato italiano ha influito sulle scelte di Julius Baer. “Nonostante un 2018 abbastanza difficile, l’andamento dei fondi di Kairos nella prima metà del 2019 è sensibilmente migliorato” ha dichiarato nel corso della conferenza Robert-Charrue. Da quando nel giugno 2013 è iniziata la partnership tra Kairos e Julius Baer allo scorso 30 giugno, le masse in gestione dell’asset manager italiano sono più che raddoppiate e hanno superato i 9 miliardi di euro.

Anche per questo motivo, Kairos appare ora intenzionata a valutare la possibilità di crescere sul mercato italiano per vie esterne, tramite acquisizioni. “In Italia c’è un consolidamento. In passato abbiamo fatto acquisizioni, compresa Kairos, quindi ora guarderemo anche ad altri”, ha palesato a riguardo Robert-Charrue.

Lo stop alla vendita e il cambio della guida della società non avrà ricadute sull’indipendenza di Kairos. “L’azienda manterrà il suo nome, resterà indipendente e avrà un ruolo più importante all’interno del gruppo Julius Baer”, ha dichiarato Yves Robert-Charrue. Di certo, come evidenziato anche da Fabrizio Rindi vi sarà “una maggiore collaborazione tra le due realtà” che si declinerà con la condivisione di strumenti e tecnologie.

Kairos apre il capitale ai suoi dipendenti

Dopo aver bloccato la vendita di Kairos, una delle più importanti novità descritte da Fabrizio Rindi e da Yves Robert-Charrue riguarda l’azionariato della società. Se Julius Baer manterrà il controllo, il capitale di Kairos verrà aperto a diversi dipendenti chiave della società italiana. “Diventeranno azionisti di minoranza con una quota significativa”, hanno dichiarato i due manager.

Il rilancio di Julius Baer si vede anche sul fronte occupazionale. Nei prossimi mesi entreranno in Kairos 50 nuovi dipendenti, con il numero complessivo di lavoratori della società di asset management che passerà così dagli attuali 150 a 200 unità.


Fonte: https://www.money.it/kairos-no-vendita-julius-baer-svela-obiettivi-e-novita

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