La Mifid II fa crollare le commissioni dei gestori del 10-15% - Moody’s

L’impatto della Mifid II sulle commissioni dei gestori sarà più grande del previsto secondo una ricerca dell’agenzia di rating Moody’s.

In un report di otto pagine, l’agenzia afferma che la nuova normativa introdotta con la Mifid II accentuerà ogni trend che sta colpendo il settore ad oggi, come il passaggio ai fondi passivi, meno costosi, l’aumento della concorrenza e il consolidamento del settore.

Secondo Moody’s i requisiti imposti dalla Mifid II sul fronte di costi e oneri e le nuove regole di controllo sui prodotti renderanno più semplice per gli investitori e i consulenti finanziari indipendenti confrontare i prodotti di investimento.

Di conseguenza, la commissione applicata dai gestori patrimoniali stimata da Moody’s potrebbe ridursi del 10%-15% nei prossimi tre anni.

Il report afferma:

"Data la sua portata generale, ci aspettiamo che l’impatto della Mifid II sulle commissioni di gestione sia maggiore dell’impatto della revisione della distribuzione al dettaglio (RDR) avvenuta nel Regno Unito”.

E prosegue:

"Dopo la RDR, tra il 2013 e il 2015, le commissioni per i fondi attivi sono calate marginalmente, mentre per i fondi passivi, più trasparenti, le commissioni sono scese tra i 15 e i 20 punti base.

La Mifid II inciderà sulla gestione attiva e sugli asset istituzionali, e le commissioni effettive dei gestori patrimoniali europei potrebbero ridursi del 10%-15%, a seconda dell’asset allocation e delle risposte alle pressioni in atto".

Secondo Moody’s, i gestori patrimoniali probabilmente risponderanno restringendo la gamma dei prodotti che vendono e forse saranno costretti a considerare la chiusura di fondi che sottoperformano in maniera consistente.

Tali misure, insieme al tentativo di riduzione dei costi, soluzioni di investimento innovative ed eventualmente fusioni e acquisizioni, compenseranno alcuni degli effetti negativi della Mifid II, limitando l’impatto sui profitti, ha aggiunto Moody’s.

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