La tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina favorisce i Mercati Emergenti

Segnali positivi dalla due giorni del G20 di Buenos Aires. Il Presidente americano Donald Trump e quello cinese Xi Jinping sono giunti ad una tregua che permetterà alle due superpotenze mondiali di allentare le tensioni relative alla guerra commerciale.

Questo accordo prevede un sostanziale stop di 90 giorni alle varie tariffe. Secondo Nick Payne, Head of Global Emerging Markets Equities di Merian Global Investors: “Il fatto stesso che entrambe le parti abbiano riaperto il dialogo è un passo avanti e dovrebbe sostenere il sentiment e i prezzi degli asset nei Mercati Emergenti. Di sicuro, c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere un accordo onnicomprensivo, ma per ora si tratta di una vittoria per entrambe le parti”.

Per Payne, a beneficiare principalmente di questa distensione saranno i Mercati Emergenti, particolarmente penalizzati durante il corso del 2018. Oltre al nervosismo sul piano del commercio, a pesare su questi mercati è stato un dollaro molto forte e l’economia cinese che ha dato segnali di rallentamento.

Questo “armistizio” e le recenti parole più dovish del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che afferma che l’attuale livello dei tassi sia estremamente vicino alla neutralità, potranno contribuire ad una ripresa di forza degli emergenti.

A ciò si aggiunge un’adozione di politica monetaria espansiva da parte della People’s Bank of China, che potrebbe adottare ulteriori stimoli monetari nel corso del prossimo anno.

“Ci aspettiamo che i dati economici saranno migliori nel 2019. I profitti delle società dei mercati emergenti restano soddisfacenti, anche se le valutazioni e il sentiment sono ai minimi storici. Dopo un anno complesso, forse gli investitori dei Mercati Emergenti possono sperare che Babbo Natale sia arrivato in anticipo per loro quest’anno” chiosa l’esperto.

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