Mercati preparati all’esito elettorale italiano (Allianz Global Investors)

Mercati preparati all'esito elettorale italiano (Allianz Global Investors)

Tanta carne al fuoco questa settimana per i mercati finanziari. Dalle elezioni italiane alle minacce di dazi doganali promesse da Trump, passando per il Consiglio Direttivo Bce in agenda giovedì: i temi che muovono questo inizio di settimana sono davvero tanti e promettono di mantenere alta la tensione sui mercati anche per le giornate a venire. Cosa aspettarsi dunque? Money.it lo ha chiesto a Massimiliano Maxia, fixed income product specialist di Allianz Global Investor. Di seguito l’intervista integrale.

Dott. Maxia come valuta la reazione dei mercati finanziari di questa mattina rispetto all’esito elettorale italiano?

Al netto dei primissimi minuti di questa mattina, in cui gli indici hanno aperto molto in basso, credo sia stata una reazione contenuta. L’urna elettorale ci ha consegnato risultati che in parte il mercato si attendeva. Sostanzialmente nessuna forza politica ha i numeri per governare il Paese se non attraverso un accordo o alleanza con altri partiti. Sotto quest’ultimo aspetto ritengo che l’unica delusione dei mercati (se così la si può definire) provenga dall’impossibilità di formare, almeno nel breve, una grande coalizione che consenta all’Italia di avere un Governo in tempi relativamente brevi.

Per quanto riguarda il futuro Governo, quale potrebbe essere l’assetto più favorevole dal punto di vista dell’economia?

Al di là degli aspetti prettamente politici, lo scenario che auspico per il Paese è quello di andare avanti con il processo di riforme strutturali. Viviamo un contesto congiunturale per certi versi unico, caratterizzato da una crescita sincronizzata di tutte le principali aree economiche globali. Ritengo che per l’Italia sia fondamentale rimanere agganciata a questo treno. Perderlo per ragioni prettamente legate alla politica sarebbe davvero un peccato.

Giovedì è in calendario il secondo Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea del 2018. Quali sono le vostre aspettative al riguardo?

Nel nostro scenario base riteniamo che la Banca Centrale Europea prosegua l’attuale programma di Quantitative Easing fino a settembre 2018. Tuttavia la riunione di giovedì è molto importante in quanto è prevista la pubblicazione delle nuove previsioni su crescita e inflazione da parte dei tecnici dell’Eurotower. Da queste potrebbe essere esacerbata qualche informazione in più sul fatto che vi siano o meno le premesse affinché il Qe possa proseguire fino a fine 2018, sebbene probabilmente a ritmi più ridotti rispetto agli attuali 30 miliardi mensili.

A proposito di Qe, lei ritiene che il presidente Mario Draghi e i suoi possano essere influenzati dalla “guerra commerciale” (per ora solo a parole) in atto fra Donald Trump e l’Eurozona?

Non mi aspetto da Draghi alcun commento per quanto riguarda questa delicata situazione. Per ora si tratta di mere chiacchiere. Certo è che se dovessero concretizzarsi dei dazi sulle importazioni da parte degli Usa ciò rappresenterebbe un elemento di disturbo non di poco conto, considerato il processo di crescita virtuosa in cui è inserita l’Eurozona. Bisognerà monitorare la situazione.


Fonte: https://www.money.it/Mercati-elezioni-italia-allianz-bce

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