Obbligazionario flessibile: fondo di Edmond de Rothschild punta su periferici Europa

Obbligazionario flessibile: fondo di Edmond de Rothschild punta su periferici Europa

La componente obbligazionaria rappresenta un tassello fondamentale nelle strategie di asset allocation di Edmond de Rothshild. Il co-gestore del fondo EdR Fund Bond Allocation I – EUR ci spiega obiettivi e caratteristiche della sua gestione

Superati i cinque anni dal lancio della nuova strategia sul fondo EdR Fund Bond Allocation I - EUR, la società di asset management Edmond de Rothschild ha voluto esporne i risultati presso la platea di investitori italiani riuniti per l’occasione a Milano.

Eliezer Ben Zimra (nella foto), uno dei due co-gestori del fondo, ha esposto le principali caratteristiche del fondo che mira ad ottenere ritorni superiori ad un benchmark composto per il 50% dal Barclays EuroAggregate Treasury Total Return e per il 50% dal Varclays EuroAggregate Corporate Total Return su un orizzonte d’investimenti di almeno 3 anni seguendo una strategia dinamica basata sul ribilanciamento continuo della duration modificata del portafoglio.

“L’idea è quella di mantenere una duration modificata compresa fra il -2 e il +8”, ha spiegato Ben Zimra agli investitori, aggiungendo che questi target consentono al fondo di “guadagnare dalle evoluzioni della curva dei tassi”.

L’EdR Fund Bond Allocation I – EUR si concentra in particolar modo sui bond governativi, classi di asset che hanno prodotto nel 2017 rendimenti stabili e robusti, con tre rialzi dei tassi, rischi geopolitici e un livello record di offerta nei mercati obbligazionari: “Marzo è stato un mese segnato dalle dichiarazioni protezionistiche del presidente Usa e i timori di una guerra commerciale con la Cina, generando un moto di avversione al rischio e quindi il calo dei mercati azionari. Ciò invece ha fatto bene ai mercati sovrani con un calo mensile di 18 e 13 punti base sui tassi a 10 anni tedeschi e Usa. La Fed ha confermato il rialzo previsto di 25 punti base dei tassi principali e i suoi annunci dimostrano che un terzo rialzo è possibile senza che l’aumento dell’inflazione oltre il target del 2% implichi una netta accelerazione del calendario. Ciò ha rafforzato l’appiattimento fra tassi lunghi e tassi a 2 anni in Europa e tassi a 2 e 5 anni in Usa”, ha spiegato il manager.

La strategia del fondo

Da Edmond de Rothschild prevedono che la volatilità sui mercati statunitensi e le tensioni protezionistiche a livello globale potrebbero, a lungo andare, danneggiare il quadro dei Bond emergenti. Per questo motivo l’allocation proposta da Ben Zimra prevede un posizionamento sui bond sovrani dei Paesi periferici dell’Eurozona (Portogallo e Grecia su tutti) e quelli inflation-linked che dovrebbero assicurare al fondo “protezione contro il tapering prospettico della Bce”, ha affermato il gestore.

Sempre per andare incontro alle esigenze di protezione del portafoglio, in uno scenario avverso, il gestore ha inserito delle protezioni sulle componenti più rischiose del portafoglio (in questo caso i bond emergenti) attraverso i Credit Default Swap (Cds) che permettono di ridurre l’esposizione sul comparto emergente dal 9 al 6 per cento.

“Allo stesso tempo, manteniamo una buona parte liquidità nel portafoglio, circa il 25%, che ci permette di godere di maggior flessibilità in caso di condizioni avverse”, ha concluso l’esperto di Edmond de Rothschild.


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