Obbligazioni cinesi: un’opportunità per gli investitori stranieri
La decisione delle autorità cinesi di aprire maggiormente il Paese all’afflusso di capitali esteri può essere un’occasione interessante per gli investitori, come evidenziano James Blair e Harry Phinney, Direttori degli investimenti nel reddito fisso di Capital Group
In un contesto in cui i bond a yield negativo hanno ormai superato i 16mila miliardi di dollari. Gli investitori sono quindi alla disperata ricerca di strumenti a relativamente basso rischio e rendimenti positivi.
In questo quadro, la Cina potrebbe essere un luogo da tenere sott’occhio, dopo la decisione del Paese di aprirsi maggiormente ai capitali esteri. Il valore del bond market cinese è di circa 13mila miliardi di dollari, e si classifica al secondo posto a livello globale per grandezza, con volumi e liquidità in continua crescita.
La partecipazione degli investitori esteri resta comunque bassa, meno del 2%, prevalentemente a causa dei rigidi controlli sui movimenti di capitali nel Paese, il cui mercato onshore in Renminbi è stato escluso dai prncipali indici obbligazionari dei mercati emergenti e sviluppati.
Oltre a questo, è presente anche un contesto macroeconomico che fa desistere gli operatori dall’investimento nel Dragone: in particolare, questi timori sono relativi all’enorme mole di debito e ai rischi di una brusca frenata dell’economia, senza contare l’aumento dei tassi di interesse onshore e il deprezzamento della valuta. È presente anche un problema di trasparenza, la quale è ancora sotto gli standard dei Paesi sviluppati, specialmente tra gli emittenti corporate.
Obbligazioni cinesi: un mercato dominato dalle banche
James Blair e Harry Phinney, Direttori degli investimenti nel reddito fisso di Capital Group, asseriscono che il mercato dei bond cinesi è in mano alle banche commerciali, che mantengono le obbligazioni fino a scadenza. Potrebbero inoltre esserci delle difficoltà per i titoli di debito cosiddetti “off the run”: le differenze tra gli emittenti rendono difficile per le policy bank cinesi fornire una migliore liquidità nel sistema.
Obbligazioni cinesi: ecco perché sono interessanti
I due Direttori degli investimenti nel reddito fisso di Capital Group evidenziano come, anche se il livello del debito cinese è preoccupante, questo è principalmente in mano a imprese statali o parastatali. “Inoltre, il debito è detenuto prevalentemente in patria, mentre il rapporto tra debito esterno e PIL è pari ad appena il 13%. Infine, il mercato può contare su un cuscinetto costituito da sostanziosi risparmi nazionali, dato che il tasso di risparmio cinese, al 46% del PIL, è il più elevato del mondo”, affermano gli esperti.
Si deve inoltre considerare che al netto del debito statale e dell’avanzo delle partite correnti, la Cina è un creditore netto a livello mondiale. Le autorità cinesi hanno una grande flessibilità per gestire il processo di riduzione dell’indebitamento, grazie all’assenza di alcune vulnerabilità tipiche dei Paesi emergenti.
Un altro dei benefici nell’allocare capitali nel debito cinese è quello della diversificazione. Questo perché la Cina ha tassi di crescita da Paese emergente, con molte caratteristiche tipiche dei mercati sviluppati.
Fonte: https://www.money.it/obbligazioni-cinesi-opportunita-per-investitori-stranieri
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