Risparmio: Millennials pronti a comprare prodotti finanziari dai big del Tech

Risparmio: Millennials pronti a comprare prodotti finanziari dai big del Tech

I Millennials europei si dicono predisposti a considerare l’acquisto di un prodotto finanziario da Apple, Google, Facebook, Amazon e Microsoft. La ricerca di Demia per Assogestioni evidenzia i nuovi trend di settore.

Un risparmiatore europeo su tre si dice disposto a comprare prodotti finanziari su Internet da Apple, Google, Facebook, Amazon e Microsoft secondo la ricerca dell’Istituto Demia per Assogestioni in occasione del Salone Salone del Risparmio 2018.

Il 39% dei Millennials (18-34 anni) ha riferito di considerare l’idea, contro il 34% dei favorevoli provenienti dalla generazione Y (35-54 anni).

È questo lo spunto di riflessione tra i più interessanti che emergono dalla ricerca comparativa effettuata su un campione di risparmiatori in Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna, interrogati sulla fiducia nei confronti dei grandi player tecnologici interessati ad entrare nel settore del risparmio.

Nel dettaglio, il campione del sondaggio comprendere 1.000 risparmiatori per ogni Paese oggetto della ricerca per un totale di 5.000 intervistati, sia la Generazione Y (ovvero i Millennials, tra i 18 e i 34 anni) sia la Generazione X (tra i 35 e i 54 anni) in rappresentanze di circa 157 milioni di cittadini europei.

Si conferma in forte crescita il trend dell’utilizzo di strumenti tech e piattaforme digital per la gestione del proprio capitale - è d’accordo il 72% degli intervistati.

Il 56% del campione Millennials ritiene sia sufficiente uno smartphone ai fini di gestire i propri risparmi, una percentuale che scende al 45% per la Generazione X, fattore che mette nuovamente in evidenza le diverse propensioni all’interno delle due fasce d’età.

L’Italia si conferma il Paese più propenso alla cultura del risparmio, seguita dalla Spagna. Entrambe mostrano una certa apertura nei confronti dell’offerta di prodotti di risparmio e prodotti di investimento da parte dei grandi player tecnologici - gli italiani disposti a considerare l’offerta sono il 44%, contro il 43% espresso dagli spagnoli. Percentuali decisamente più basse per gli altri Paesi oggetto dello studio (il 37% in Gran Bretagna , il 30% in Francia, il 26% in Germania.

Anche sul fronte delle attività di educazione finanziaria spiccano Italia e Spagna: contro una media europea del 71%, gli italiani e gli spagnoli sono favorevoli ad un programma di avvicinamento e formazione al mondo del risparmio e degli investimenti rispettivamente all’82% e all’83%.

I deputati a portare avanti attività a favore dell’educazione finanziaria sono lo Stato (per il 53%) e le banche e le istituzioni finanziarie (per il 48%); per il 61% dei Millennials i destinatari principali di tali attività dovrebbero essere gli under 35, mentre dovrebbero essere rivolte a tutti i cittadini indipendentemente dall’età per il 54% della Generazione X.

Nelle risposte sul tema delle figure di riferimento nel mondo del risparmio e dell’investimento spiccano le differenze tra le due generazioni oggetto della ricerca di Demia. Se entrambe si rivolgono ai professionisti, i Millennials decidono di fare affidamento anche ai propri genitori, mentre la fascia d’età più alta sceglie il proprio partner. La propensione a fare da sé spicca per lo più tra gli Inglesi, i Francesi e i Tedeschi.

Nell’atto della scelta concreta dell’investimento, il 73% sceglie di rivolgersi al circuito tradizionale bancario, mentre il 30% opta per il proprio consulente finanziario di fiducia, il 22% al sito internet della banca, il 12% alle SGR e infine il 7,6% ad una società non bancaria.

La grande maggioranza dei risparmiatori europei (il 65%) ritiene più importante ricevere consigli personalizzati da parte di un consulente esperto rispetto alla tecnologia. Preferisce il faccia a faccia con un professionista il 67% del campione.

La ricerca mette in luce la forte differenza tra i risparmiatori europei e quelli statunitensi; quest’ultimi guardano positivamente ai prodotti finanziari emessi dalle grandi aziende tecnologiche per il 73% dei Millennials e il 61% della Generazione X

Secondo Jean-Luc Gatti, Direttore Comunicazione di Assogestioni, “Il progetto dell’Associazione di un Osservatorio permanente sul risparmio continua anche quest’anno”. E aggiunge: “Tutti i player dell’industria del gestito e gli stessi risparmiatori si trovano, oggi, di fronte ad un contesto regolamentare e ad un mercato sempre più globalizzato e transnazionale, motivo per cui abbiamo deciso di sondare cosa pensano anche i vicini paesi europei sul tema della distribuzione di prodotti finanziari. Abbiamo analizzato il punto di vista di coloro che appartengono alle due fasce d’età che sono in prospettiva più interessanti per il settore - i Millennials e la Generazione X – e ci siamo focalizzati su come il mercato inevitabilmente si evolverà con l’ingresso di nuovi soggetti come le aziende tecnologiche.

Secondo Diego Martone, CEO di Demia e curatore della ricerca l’ingresso di nuovi Player di provenienza extra-finanziaria nel settore della distribuzione dei prodotti, “il mercato potenziale di risparmiatori europei pronto a considerare l’offerta proveniente da FAMGA (Facebook, Apple, Microsoft, Google, Amazon) e altri grandi operatori (ad esempio Alibaba) interessa quasi 55 milioni di persone tra i 18 e i 54 anni (Millennials e Generazione X). Si tratta ancora d’ipotesi e la traduzione di queste manifestazioni d’interesse in comportamenti d’acquisto sono tutte da verificare anche in funzione dell’articolazione delle proposte. Tuttavia, soprattutto se verranno garantiti livelli di sicurezza, solidità e tutela della privacy secondo gli standard bancari e in presenza di organismi di controllo efficienti, la normativa PSD2 potrebbe essere ricordata come una pietra miliare nel rapporto risparmiatori/operatori della distribuzione di prodotti finanziari”.


Fonte: https://www.money.it/Risparmio-millennials-comprare-prodotti-su-Internet

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