Stati Uniti, tre settori per chi investe sulle Blue Chip
"Puntiamo alle multinazionali che creano o si adattano alle nuove tecnologie. Identifichiamo le opportunità in tre settori. Ecco quali...". La view di Larry Puglia, gestore del fondo T. Rowe Price US Blue Chip Equity
Ci sono inconfondibili segnali di miglioramento in diversi settori dell’economia statunitense. Nonostante un po’ di lentezza nell’implementazione di varie iniziative legislative orientate alla crescita, sembra che la crescita economica possa migliorare da qui in avanti.
Un approccio più prudente al mercato è adeguato, in questo momento del ciclo economico. I tassi di interesse e l’inflazione hanno cominciato a muoversi un po’ più nella direzione che ci si aspettava, ed entrambi i dati evidenziano modesti rialzi. Un innalzamento graduale dei tassi di interesse non deve però rappresentare un ostacolo, bensì costituire la prova che l’economia globale gode tutto sommato di buona salute.
L’economia statunitense dovrebbe trarre beneficio, almeno in una certa misura, da un allentamento della regolamentazione e da una ridotta imposizione fiscale alle imprese, anche se gli esiti finali restano incerti. Da un lato è evidente che il processo legislativo sia alquanto complesso, dall’altro i potenziali benefici di una riforma fiscale non devono essere sottovalutati. Le imposte sono state ridotte per la maggior parte delle persone fisiche, e la riduzione delle imposte societarie dal 35% al 21%, così come il rimpatrio dei capitali detenuti all’estero con aliquote agevolate dalle società, potrebbe generare benefici sostanziali nel tempo.
Forse più rilevanti delle attività legislative, tuttavia, sono le tecnologie innovative a creare incredibili efficienze e benefici per i consumatori, anche disintermediando una quota rilevante di aziende di rilievo. I progressi di e-commerce, cloud processing, sistemi avanzati di pagamento, e altre tecnologie all’avanguardia, stanno sostituendo alcune forme di lavoro con la tecnologia, e determinano un effetto deflazionistico su molti beni e servizi.
Nonostante le elevate valutazioni abbiano avuto un impatto sul profilo di rischio/rendimento di alcune azioni su cui eravamo più scettici, ci sono ancora interessanti opportunità su alcuni nomi che partecipano alla crescita secolare, dotati di fondamentali robusti e che possono agevolmente accrescere i loro multipli negli anni a venire. Molte delle azioni che reputiamo convincenti sono multinazionali che hanno sviluppato nuove tecnologie, o vi si sono adattate. Continuiamo a individuare opportunità nei settori dell’Information Technology, dei beni discrezionali e dei servizi sanitari, in cui le quotazioni su società selezionate non paiono troppo elevate, tenuto conto dell’andamento delle attività sottostanti. - commenta Larry Puglia, gestore del fondo T. Rowe Price US Blue Chip Equity, T. Rowe Price.
Nel dettaglio:
Information Technology
Posizionamento sul settore dell’Information Technology, in quanto si registrano interessanti opportunità in società con modelli di business innovativi, che possono trarre beneficio dalla trasformazione in atto. vengono privilegiate società con modelli di business duraturi, che operano su mercati ampi e in espansione, tra cui la ricerca e la promozione su internet e la connettività sociale. Il balzo in avanti dell’e-commerce ha modificato il modo in cui i consumatori pagano beni e servizi. Il contante e le banconote sono sostituiti da carte di credito, pagamenti online e mobile payments.
Consumi discrezionali
Posizioni ottimiste anche su titoli azionari nel settore dei consumi discrezionali. La fiducia dei consumatori ha trovato sostegno nel miglioramento del mercato del lavoro, nell’aumento dei salari e nel calo dei prezzi del carburante. Le società individuate beneficiano del passaggio epocale verso lo shopping online. (vedi società posizionate per trarre vantaggio dalla crescita a lungo termine dei servizi di viaggio online come Priceline).
Salute
Le società selezionate sono specializzate in dispositivi medici e terapeutici (poco esposte alla potenziale riforma normativa). Le società farmaceutiche che hanno ampi canali distributivi e sono innovative nello sviluppo di nuovi farmaci che migliorano significativamente i tassi di sopravvivenza dei pazienti, affronteranno con ogni probabilità meno pressione sul fronte della revisione dei prezzi dei farmaci.
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