Treasury USA, i motivi dietro il rendimento in salita secondo Carmignac

Treasury USA, i motivi dietro il rendimento in salita secondo Carmignac

Perché i rendimenti sono in aumento negli Stati Uniti? La view di Didier Saint-Georges, managing director e membro del comitato investimenti di Carmignac.

Il rendimento del titolo di Stato statunitense è in aumento. Secondo Didier Saint-Georges, managing director e membro del comitato investimenti di Carmignac, il motivo è da ricercare nell’importante variazione registrata nell’equilibrio tra la domanda e l’offerta e non nel recente rialzo dell’inflazione o nel possibile surriscaldamento dell’economia USA.

Ad influenzare l’andamento dell’obbligazionario degli Stati Uniti è l’aumento del debito pubblico che alimenta il numero di emissioni dei titoli di lungo termine, ma anche la mancanza di una banca centrale che sia disponibile ad acquistare i bond indipendentemente dal loro prezzo. Il Tesoro è al momento impegnato nel compiere delle operazioni di rifinanziamento che vadano a coprire i provvedimenti di breve termine.

Così, ad oggi gli investitori si trovano a passare dal peso di un eccesso di risparmio al problema di un numero eccessivo di emissioni. Per questo motivo, secondo l’esperto, i rendimenti obbligazionari dei titoli statunitensi potrebbero continuare a salire, con un relativo impatto sui rendimenti dei titoli mondiali. Ma poiché il ciclo economico è ormai vicino al suo picco, difficilmente questi arrivano a livelli di molto inferiori rispetto a quelli dei mercati.

Cruciale sarà l’inizio di un’inversione del programma di ribilanciamento del portafoglio obbligazionario della Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti, inaugurato nove anni fa con il QE (Quantitative Easing), che di base favorisce il mercato delle azioni e del credito.

Secondo Saint-George, “questa inversione limiterebbe il danno sui rendimenti obbligazionari, ma al costo di un azzeramento delle valutazioni per le altre asset class”.

Tuttavia, di recente i rendimenti dei titoli sovrani nel complesso sono diminuiti tranne nel caso di poche eccezioni, su tutti i bond turchi. I rendimenti dei titoli di stato decennali statunitensi sono scesi sotto il 2,80% a marzo - anche dopo l’aumento dei tassi da parte della Federal Reserve compiuto nel corso del mese.

Saint-George spiega che “dato che in precedenza avevamo chiuso le nostre posizioni short sui titoli del Tesoro USA e abbiamo ridotto le nostre posizioni sui titoli governativi tedeschi, siamo stati capaci di beneficiare dei movimenti di prezzo con le nostre posizioni long sulle obbligazioni UE non core (italiane, spagnole, portoghesi e greche) e sui titoli dei mercati emergenti, principalmente in America Latina”.


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