Un PAC per comprendere e fronteggiare la volatilità
Dal 1° marzo al 31 dicembre 2019 Pictet si farà carico dei costi amministrativi di accensione, normalmente in onere al cliente, relativi ai nuovi PAC attivati su tutti i comparti distribuiti in Italia dalla società
Nell’attuale contesto di mercato contraddistinto da alta volatilità e tenuto conto degli effetti negativi derivanti da possibili shock emotivi degli investitori, Pictet Asset Management ha deciso di lanciare una campagna sui piani di accumulo (PAC) a favore dei clienti retail.
I Piani di Accumulo: quando conviene?
I piani di accumulo, o PAC, possono essere visti come uno strumento strategico per la gestione ottimale della componente più rischiosa di portafoglio.
Come vediamo dall’immagine, acquistando quote di un PAC con periodicità mensile è possibile ridurre il rischio che deriva dalle oscillazioni del mercato. Come? Il prezzo di carico sarà sempre una media delle rate mensili versate nel PAC. Questo consente di risolvere il problema del Market timing.
È risaputo che la volatilità nei mercati finanziari (volatilità indice MSCI world nel 2018 rispetto al 2017= +126%) accentua gli aspetti emotivi nelle scelte di investimento, soprattutto in un Paese, come l’Italia, tra gli ultimi in Europa per livello di educazione finanziaria.
Se in questo contesto di mercato il rendimento di portafoglio passa inevitabilmente attraverso l’assunzione di maggior rischio (investimento azionario), diluire nel tempo i momenti di ingresso in questa asset class, soprattutto in fasi di turbolenza, minimizza gli effetti negativi di scelte guidate dall’irrazionalità.
Un investimento costante nel tempo riduce la possibilità di decisioni di investimento avventate e facilita comportamenti più razionali e coerenti con gli obiettivi della pianificazione finanziaria di lungo termine. Il piano di accumulo si configura dunque come un valido strumento per educare alla disciplina nell’approccio agli investimenti.
L’importanza dell’educazione finanziaria
Una bassa educazione finanziaria implica una minor consapevolezza del rischio sostenuto e di conseguenza una minor capacità di “gestire l’emotività” nei momenti di maggior sofferenza del portafoglio.
Anche per questa ragione oltre il 30% dei risparmi privati italiani sono ancora parcheggiati su conti correnti e depositi e non destinati ad asset finanziari legati ad attività produttive e potenzialmente più redditizie, sebbene più rischiose. Tutto questo rappresenta un costo per la società nel suo complesso.
“L’obiettivo principale della campagna di Pictet AM è quello di supportare l’investitore finale nella valutazione del PAC come un vero e proprio strumento per ridurre al minimo l’effetto di un market timing sbagliato (si veda il grafico): con gli acquisti programmati il prezzo medio di investimento viene mediato nel tempo in base ai movimenti al rialzo o al ribasso del mercato e il rischio dell’investimento diminuisce e viene diversificato nel tempo”, ha commentato Paolo Paschetta, Country Head per l’Italia della casa di gestione.
La proposta di Pictet AM: i dettagli
Dal 1° marzo al 31 dicembre 2019 Pictet si farà carico dei costi amministrativi di accensione relativi ai nuovi PAC attivati su tutti i comparti distribuiti in Italia dalla società.
Pictet Asset Management chiosa: “Riteniamo che i piani di accumulo in questa fase di mercato siano particolarmente efficaci nella gestione ottimale di portafoglio e anche ottimi strumenti di educazione finanziaria, utili a combattere la tradizionale avversione al rischio del risparmiatore italiano e ad accompagnarlo in scelte orientate al lungo periodo. Per tale ragione, abbiamo pensato di lanciare questa iniziativa anche nell’ottica di una sempre migliore collaborazione e supporto alle reti di consulenti finanziari, che da sempre contraddistingue il nostro impegno in Italia”.
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