KID: cosa sono e quali sono le caratteristiche del documento

KID: cosa sono e quali sono le caratteristiche del documento

Da gennaio 2018, con l’arrivo della MIFID 2, sono stati introdotti i KID. Di seguito vediamo cosa sono, a cosa serve questa documentazione dei PRIIPs.

Con l’introduzione della MIFID 2 sono giunte una serie di nuove norme e regole che hanno portato il mercato a doversi adeguare. Tra le tante novità vi sono anche i KID, sigla per Key Information Document, una documentazione necessaria per tutti i prodotti assicurativi e di investimento pre-assemblati, i PRIIPs.
Le nuove norme europee prevedono che vengano prodotti una serie di documenti informativi per il futuro investitore, in modo che ogni dettaglio venga dato precedentemente all’acquisto.

Con l’entrata in vigore della MIFID 2 spesso si è sentito parlare dei KID dei PRIIPs e nella maggior parte dei casi si è rimasti piuttosto interdetti. Di seguito cercheremo quindi di fare chiarezza e di comprendere in primo luogo che cosa siano i KID e soprattutto a cosa ci servano. Inoltre esamineremo quali sono gli elementi fondamentali per i KID e cosa prevede la normativa attuale per questo tipo di documento.

Attenzione però a non fare confusione: i KID sui PRIIPs sono una cosa ben diversa dai KIID (Key Investor Information Document) UCITS, dal momento che la computazione degli indicatori di rischio, la presentazione degli scenari di performance e i diversi elementi di costo risultano profondamente differenti. La forma di KIID e KID rimane molto simile, ma la normativa richiedere informazioni differenti a questi documenti. Nei prossimi paragrafi si andrà a parlare di KID dei PRIIPs e di questi approfondiremo normativa ed elementi indispensabili.

KID e PRIIPs: cosa sono

Prima di entrare nel dettaglio e capire quali siano gli elementi indispensabili dei KID, cerchiamo di fare chiarezza su cosa siano e in quali casi debbano essere prodotti. Come abbiamo detto KID sta per Key Information Document, una nuova documentazione introdotta dal legislatore comunitario con il regolamento comunitario n.1286 del 2014.
Questi documenti sono necessari però solo per un tipo di prodotto finanziario: i PRIIPs, acronimo di Packaged Retail Investment and Insurance-based investments Product. Questa tipologia di prodotti è infatti particolarmente soggetta a fluttuazione, date le variabili sottostanti.

Nei PRIIPs rientrano i seguenti prodotti:

  • fondi comuni di investimento;
  • obbligazioni convertibili;
  • prodotti assicurativi con componente d’investimento;
  • prodotti emessi da Special Purpose Vehicle (note anche come SPV);
  • prodotti strutturati;
  • strumenti derivati.

In Europa i PRIIPs sono il cuore pulsante dell’investimento finanziario e valgono ben 10 mila miliardi di euro; per tale ragione il legislatore comunitario ha deciso di introdurre per questi prodotti una documentazione snella e chiara, così da permettere a tutti di comprendere cosa si stia acquistando.
Per questo il KID deve rispondere ad alcune richieste e rispettare determinati criteri che sono stati decisi dal legislatore con l’emanazione della MIFID 2. Di seguito andiamo ad esaminare le caratteristiche del KID e gli elementi imprescindibili per essere considerato un documento idoneo.

KID: elementi necessari del documento

I KID hanno tra le caratteristiche la brevità, il documento che verrà presentato non deve infatti superare le tre pagine di A4 e deve contenere tutte le informazioni sul prodotto.
Il contenuto del KID deve essere informativo, imparziale e non fuorviante, in modo che l’investitore sia in grado di leggerlo e comprenderlo senza l’aiuto di un mediatore. In esso non possono essere contenute informazioni commerciali, dati che, dovranno esserci in altri documenti, e che non devono andare in contrasto con quanto riportato dal KID. In questo documento possono esserci richiami ad altri fogli informativi, ma solo se ammessi espressamente dal regolamento MIFID 2.
Il KID dovrà essere non solo mostrato al cliente, ma proprio consegnato, in modo che ne abbia una copia da leggere con calma (la copia potrà essere cartacea o potrà essere visibile online o su una pagina internet dedicata). Inoltre dovrà essere fornito in tempi utili in modo che si possa leggere ed analizzare prima della sottoscrizione del contratto.

La consegna del KID non è vincolante ai fini dell’acquisto del prodotto finanziario e la consegna del documento dovrà essere totalmente gratuita. Il grande passo avanti non è in queste caratteristiche, ma nella modalità con cui dovrà essere redatto il KID. Si specifica infatti che il documento non solo dovrà essere conciso (appunto un massimo di tre pagine A4), ma anche di semplice comprensione per il cliente. Per la lettura non sarà quindi necessario essere degli esperti del settore, dato che questa documentazione dovrà essere comprensibile anche a coloro che non abbiano una formazione specifica nella materia.

Cosa contiene il KID? Per la precisione la documentazione dovrà avere i seguenti elementi:

  • nome del PRIIPs;
  • dati e contatti del produttore;
  • autorità di vigilanza che si occupa del prodotto;
  • paragrafo di spiegazione che avrà al suo interno i dati, la durata e l’obiettivo. Dovrà essere presente una descrizione delle attività sottostanti o dei valori di riferimento e qui si troverà anche a chi è rivolto il tipo di investimento e quindi il profilo dell’investitore;
  • sezione relativa ai rischi, riporterà anche il rendimento del prodotto (secondo l’indicatore sintetico SRI) e dovranno essere esplicitati gli obiettivi dell’indicatore, i limiti e i rischi non esplicitati. In questo punto dovranno anche essere indicati la durata consigliata e gli eventuali rischi che si corrono prolungando l’investimento;
  • sezione dedicata a mostrare se l’investitore è esposto a perdite in caso di default del produttore del PRIIP e cosa avviene in caso di insolvenza del produttore;
  • sezione dedicata ai costi, che dovrà mostrare i costi diretti, indiretti, una tantum e ricorrenti, in modo che l’investitore abbia una visione chiara e precisa di ogni elemento.

L’indicatore SRI è suddiviso in 7 classi ed effettua le sue analisi in base al rischio di mercato e al rischio di credito del prodotto, in modo da offrire al cliente una visione chiara. Il KID dovrà inoltre proporre una valutazione di tre tipologie di performance: favorevole, moderata e sfavorevole. In questo modo l’investitore sarà informato su ogni possibile svolta del suo investimento. Gli scenari di performance dovranno inoltre basarsi sui differenti scenari temporali e prendere quindi in esame la prospettiva di una durata di 1, 3 o 5 anni.
Una sezione a parte invece è prevista all’interno del KID per la possibilità di esporre reclami sul prodotto, sulla condotta del produttore, del consulente o del distributore del prodotto.

Un documento che dovrebbe quindi contenere tantissime informazioni, ma che dovrebbe farlo in maniera molto semplice e chiara. Se si riuscirà in questo lo sapremo solamente dopo la seduta plenaria del 1° dicembre. Difatti il documento in questione doveva entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, ma dati gli elevati costi si è deciso per uno slittamento di tutte le procedure.
Visti i tanti dati e le molte informazioni necessarie per questo documento le perplessità sono state molte e per tale ragione è stato richiesto a EBA, ESMA e EIOPA di predisporre delle modifiche tecniche per riuscire ad avere un documento il più possibile ottimizzato.

Queste stesse autorità inoltre dovranno predisporre dei modelli per il calcolo del rischio che siano il più possibile chiari e che illustrino le modalità per effettuare il calcolo.


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