Investire per i figli in un fondo pensione

Investire per i figli in un fondo pensione

Aderendo ad un fondo pensione si trasmette ai figli l’importanza della cultura del risparmio di lungo periodo e gli si dà un tesoretto a cui attingere in caso di necessità futura

Aiutare i propri figli a costruirsi un futuro più sereno dando loro una mano a raggiungere l’indipendenza è possibile. Come? Aderendo per conto loro a un fondo pensione, ad esempio. Infatti, il sistema di previdenza integrativa offre ai genitori la possibilità di iscrivere i figli fiscalmente a carico.

Pensare alla previdenza integrativa per i propri figli potrebbe sembrare prematuro ma non è così. Non si tratta di un semplice strumento di risparmio di lungo periodo che li aiuterà nel post lavoro, ma anche di un tesoretto a cui attingere in caso di necessità e che acquista flessibilità e maggiori vantaggi fiscali con il passare del tempo: prima si inizia e maggiori saranno i vantaggi di cui si potrà godere.

I vantaggi fiscali: la tassazione ancora più agevolata e la deducibilità dei versamenti

La previdenza integrativa è una forma di risparmio incentivata dallo Stato che garantisce, tra l’altro, importanti vantaggi fiscali che con il passare del tempo aumentano. Aderendo per conto dei figli, i genitori regalano loro del tempo che aumenterà il vantaggio fiscale per la loro pensione integrativa. Infatti, la normale aliquota del 15% si abbassa ulteriormente dello 0,30% all’anno dopo 15 anni di partecipazione al fondo, fino ad arrivare a un minimo del 9%.

Ma non è finita qui: gli aderenti alla previdenza integrativa godono della deducibilità dei contributi versati al fondo pensione fino a 5.164,57 euro all’anno. Nel caso in cui siano i genitori a versare per conto dei figli fiscalmente a carico, questo vantaggio non andrà perso, ma saranno i genitori stessi a poter dedurre dal proprio reddito dichiarato ai fini IRPEF quanto versato nel fondo pensione dei figli.

Vediamo l’esempio di Massimo, che ha deciso di aderire al fondo pensione per conto di Sua figlia Sara, 10 anni. Grazie al gesto del padre, al raggiungimento dei 45 anni Sara avrà già raggiunto un’aliquota di tassazione di solo il 9% sull’erogazione della pensione. Inoltre, fintanto che Sara non avrà raggiunto l’indipendenza economica, il padre potrà dedurre dal proprio reddito lordo di 35.000 euro i 1.200 euro annui versati nel fondo pensione per conto della figlia e questo gli permetterà di pagare ben 456 euro di tasse in meno.

Le flessibilità: dopo 8 anni aumenta la possibilità di richiedere le anticipazioni

Oltre al risparmio, grazie al tempo di permanenza nel fondo pensione, i genitori potranno regalare ai figli una maggiore flessibilità: dopo 8 anni di partecipazione i figli potranno richiedere anticipazioni fino al 75% di quanto accumulato per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa e fino al 30% per qualsiasi esigenza. Inoltre, potranno sempre richiedere, senza alcun limite temporale, fino al 75% di quanto accumulato per far fronte a spese mediche.

Riprendendo l’esempio, quando Sara avrà finito gli studi e avrà iniziato a lavorare, potrà già richiedere fino al 75% di quanto accumulato per l’acquisto della prima casa oppure fino al 30% per fare un master o aprire una sua attività.

Un aiuto in caso di perdita del lavoro

Il fondo pensione rappresenta una tutela anche in caso di inoccupazione: se i figli dovessero trovarsi in difficoltà a seguito della perdita del lavoro, grazie al regalo fatto dai genitori potranno contare su quanto accumulato nel fondo pensione. Potranno infatti richiedere il riscatto del:

  • 50% di quanto accumulato in caso di inoccupazione da 12 a 48 mesi o in caso di mobilità o di cassa integrazione;
  • 100% di quanto accumulato in caso di inoccupazione superiore a 48 mesi.

Aderendo ad un fondo pensione si trasmette ai figli l’importanza della cultura del risparmio di lungo periodo e gli si dà uno strumento che li accompagnerà lungo tutta la vita e su cui potranno contare in caso di bisogno.


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