Previdenza: tanto interesse e poca conoscenza

Previdenza: tanto interesse e poca conoscenza

Previdenza e pensioni sono i temi più ricorrenti dei talk show televisivi, articoli di giornali e “discussioni di strada”, una conferma di quanto interesse e attenzione ci sia verso questa problematica. Il nostro sistema previdenziale è stato oggetto di numerosi interventi e riforme negli ultimi 25 anni che ne hanno completamente riscritto le regole sino ad arrivare all’ultima riforma Fornero nel 2011 (decreto Salva Italia).

Tanto interesse è legittimato dal fatto che la “pensione” è un qualcosa con cui tutti, prima o poi, dovremo fare i conti, si tratti di una pensione a oggi d’invalidità piuttosto che ai superstiti o futura di vecchiaia e/o anticipata.
Gestioni previdenziali cui si è iscritti, contributi, prestazioni e requisiti, sistema di calcolo, ricongiunzioni, totalizzazione, cumulo, riscatto...La materia è complessa e soggetta a continui cambiamenti generando spesso cattive informazioni, confusione e conoscenze limitate anche tra gli stessi operatori del settore.

Al contrario, l’importanza della materia dovrebbe stimolare, da parte dell’Amministrazione pubblica e degli addetti ai lavori, un’informazione corretta, aggiornata e di agevole comprensione per mettere in condizione il cittadino di poter fare scelte razionali e consapevoli per il suo futuro pensionistico.

La situazione non è diversa se andiamo ad analizzare la previdenza complementare, di sostegno a quella obbligatoria nel momento della quiescenza. Istituita nel 1993 con il decreto legge n. 124, che ha disciplinato l’adesione collettiva (Fondi pensione negoziali e aperti), nel 2000i il decreto n.47 regolamenta anche l’adesione individuale (Fondi pensione aperti e PIP). Infine il decreto n. 252 del 2005 introduce importanti novità sia in materia di prestazioni sia di fisco.

Che cosa s’intende effettivamente previdenza integrativa? Ci sono più alternative di soluzione? E’ meglio un fondo pensione, una polizza vita o cos’altro ancora?

Solo tre semplici quesiti tra i tanti che si potrebbero fare ma chi scrive è convinto che la maggior parte delle persone non sia in grado di rispondere correttamente e, anche qui, il problema è la cattiva (più che mancanza) informazione.

Gli strumenti di previdenza complementare sono spesso presentati non tanto come soluzione di un reale problema di integrazione pensionistica quanto come interessanti alternative di investimento evidenziandone benefici fiscali, suggerimenti per riscattare l’intera posizione sotto forma di capitale e così via. Anche per la previdenza complementare è quindi necessaria una corretta informazione di agevole comprensione perché il cittadino sia messo in condizione di capire e scegliere la soluzione che meglio risponda alle sue aspettative.

Offrire informazioni aggiornate, corrette e di semplice comprensione, in materia di previdenza obbligatoria e complementare. Questo è l’obiettivo che si pone quest’area, oltre a diventare un punto di riferimento per tutti quelli che desiderano avere risposte e tenersi informati sul proprio futuro pensionistico.

Giuseppe Guttadauro,
Fondatore del portale Infoprevidenza.it


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