Ricerca Melbourne Mercer Global Pension Index: all’Italia serve un approccio multi-pilastro
Anche quest’anno i sistemi pensionistici di tutto il globo sono stati analizzati sotto la lente d’ingrandimento di Mercer e dell’Australian Center for Financial Studies (ACFS) al fine di elaborare l’ormai undicesimo report Melbourne Mercer Global Pension Index.
Questo mette a confronto i sistemi previdenziali di ben 37 paesi sparsi in tutto il mondo evidenziando da un lato i punti di forza e dall’altro quelli deboli nonché le aree di attenzione dei vari paesi presi ad esame.
Il report evidenzia come il contesto pensionistico attuale deve senz’altro fare i conti con un progressivo e costante aumento dell’aspettativa di vita a cui si ricollega un inevitabile aumento della spesa pensionistica pubblica. Al fine di far fronte a questo trend il report incoraggia i singoli Paesi non solo a rivalutare l’età pensionabile ma anche a promuovere un approccio maggiormente strutturato verso il sistema pensionistico puntando soprattutto sull’adesione a fondi pensione.
Le tre macroaree analizzate dal report
Il confronto tra i 37 sistemi pensionistici prende in considerazione ben 40 diversi indicatori che per semplicità è possibile suddividere in tre macrocategorie:
- adeguatezza: macroarea che analizza il livello delle prestazioni pensionistiche medie erogate ai lavoratori;
- sostenibilità: macroarea che analizza gli aspetti demografici, il debito pubblico e la percentuale di adesione dei cittadini alla previdenza integrativa;
- integrità: macroarea che prende in considerazione le diverse normative e la governance in tema pensionistico nonché il livello di fiducia che i cittadini nutrono nel sistema del proprio Paese.
Il valore dell’indice complessivo ottenuto da ciascun Paese rappresenta la media ponderata dei punteggi ottenuti in ognuna di queste tre diverse macro-aree. Il report valorizza i Paesi in cui sono presenti i seguenti pilastri:
0) la previdenza minima garantita dallo Stato,
1) la previdenza pubblica obbligatoria
2) la previdenza complementare collettiva
3) la previdenza complementare individuale
4) i risparmi e le entrate delle famiglie.
La classifica elaborata dal report
Al vertice della classifica elaborata dal report Melbourne Mercer troviamo i Paesi Bassi (81 punti su 100), seguiti dalla Danimarca (80,3 punti) e dall’Australia (75,3 punti).
L’Italia si posiziona al 27° posto con un punteggio pari a 52,2 tuttavia risulta essere all’ultimo posto dal punto di vista della sostenibilità. Infatti, le stime segnalano la crescente fatica del nostro Paese a mantenere gli attuali livelli di erogazione degli assegni pensionistici.
Per riuscire a far fronte a questa problematica è dunque importante che anche nel nostro Bel Paese si diffonda un approccio multipilastro al tema pensionistico così da affiancare alla classica pensione pubblica di primo pilastro i risparmi del singolo e delle famiglie.
Il sistema pensionistico ideale
Sulla base dei dati emersi il report delinea anche il profilo che un sistema pensionistico ideale dovrebbe avere. Oltre a una pensione minima adeguata, per poter considerare un sistema pensionistico come veramente efficiente, il tasso di sostituzione, cioè la copertura della pensione pubblica rispetto all’ultimo reddito, non deve essere inferiore al 65% e, soprattutto, almeno il 70% della popolazione in età lavorativa deve aderire a un piano pensionistico privato.
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