Bankitalia: il debito pubblico è aumentato ancora

Bankitalia: il debito pubblico è aumentato ancora

Entrate tributarie in leggero calo (ma sostanzialmente in linea con i dati dello scorso anno) e debito pubblico in aumento. È la fotografia scattata da Bankitalia che ha pubblicato i dati relativi a gennaio.

L’indebitamento del Paese, comunicano da Via Nazionale, nel primo mese dell’anno è salito vertiginosamente toccando i 2.279,9 miliardi.

Un incremento che è avvenuto in piena campagna elettorale e che ora potrebbe far rivedere le posizioni dei gruppi politici che, nelle ultime settimane prima del voto, si sono prodigati in promesse difficili da mantenere .

Sulla necessità di contenere il debito pubblico, si era espresso anche il presidente della Corte dei Conti il mese scorso e, lanciando un monito ai partiti, aveva sottolineato come l’uscita della crisi non era ancora del tutto compiuta.

I dati di Bankitalia

Veniamo ai numeri, freddi e impietosi. La Banca d’Italia fornisce il dettaglio dell’andamento dell’economia del Paese, indicando per gennaio una crescita del debito pubblico di 23,8 miliardi rispetto al mese precedente per un ammontare di 2.279,9 miliardi di euro.

Un peso fin troppo gravoso per un’Italia ancora alle prese con gli strascichi evidenti della crisi e che dovrà essere al centro delle politiche economiche del nuovo governo. A patto, sempre, che si riesca a garantire stabilità al Paese .

Sui pericoli che un andamento del debito pubblico al rialzo potrebbe innescare per la già difficile situazione economica dell’Italia, aveva avvertito il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Il quadro attuale della finanza pubblica ci indica come non più praticabile il percorso che, per assicurare i necessari livelli di servizi alla collettività, faccia ricorso a un’ulteriore crescita del debito pubblico”

queste le parole che risuonarono come un vero e proprio monito ai partiti.

I motivi dell’aumento

Secondo Bankitalia, l’aumento è dovuto a una maggiore disponibilità di liquidità nelle casse del Mef passata da 29,3 a 54,5 miliardi di euro e che è stata

“solo in parte compensata dall’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (1,2 miliardi) e dall’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del cambio dell’euro (200 milioni)”

spiegano da Via Nazionale.

In particolare, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 23,3 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è salito di 500 milioni, mentre il debito degli Enti di previdenza non ha subito variazioni rilevanti.

Nel comunicato diffuso da Bankitalia, vengono indicati anche alcuni dati relativi alle entrate tributarie. Su questo fronte si registra un leggero calo di 1,6 miliardi rispetto a gennaio 2017 per un totale di circa 33.7 miliardi di euro.

Da Via Nazionale, al riguardo, fanno notare che

“al netto di alcune disomogeneità contabili si può stimare che le entrate tributarie siano state sostanzialmente in linea con lo scorso anno”.


Fonte: https://www.money.it/Bankitalia-debito-pubblico-in-aumento

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