Criptovalute: pur essendo un asset rischioso, gli investitori dovrebbero tenerne una quota in portafoglio

Criptovalute: pur essendo un asset rischioso, gli investitori dovrebbero tenerne una quota in portafoglio

L’appetito degli investitori internazionali continua a essere elevato anche in questo 2018. Le forti variazioni di prezzo cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, i timori legati alla solidità patrimoniale e alla trasparenza di alcuni Exchange così come una maggior disciplina delle autorità di regolamentazione finanziaria sembrano dunque non aver impattato negativamente sul sentiment degli investitori e sulle prospettive delle valute digitali.

Per fare il punto sulla situazione delle criptovalute e sulle loro prospettive, Money.it ha intervistato Gabriel Debach, Senior Account Manager di eToro, broker che negli anni si è specializzato nel social trading diventando il leader mondiale con oltre 9 milioni di clienti in più di 140 Paesi.

Dottor Debach, partiamo da una domanda che si fanno in molti: è ancora il momento di investire in criptovalute?

Indubbiamente le fluttuazioni di prezzo al rialzo e al ribasso registrate nelle ultime settimane dalle criptovalute ha allarmato molti ma va ricordato come per esempio il bitcoin avesse corso davvero molto durante il 2017. Una correzione, anche profonda come quella che abbiamo visto con i minimi di inizio febbraio in area 6.000 dollari, era dunque naturale e fisiologica. Questo non vuol dire però che venga meno la credibilità del progetto. Rispondendo alla sua domanda, sì credo che vi siano ancora molte opportunità di investimento nel mondo delle criptovalute.

Certo, bisogna essere consapevoli che le metriche di analisi usate tradizionalmente sui mercati finanziari devono essere modificate e che si tratta di asset rischiosi proprio per la forte volatilità che ne interessa i prezzi. Guardando in ottica prospettiva tuttavia una componente di valute digitali come i bitcoin ritengo vada inserita all’interno del proprio portafoglio investimenti. Il quanto dipende dalla propensione al rischio dell’investitore e dai ritorni attesi.

E quali ritiene possano essere le criptovalute che più si metteranno in risalto nei mesi a venire?

Tra tutte il primo pensiero va ad ethereum, moneta che già nel 2017 è riuscita a maturare la mirabolante performance del 9.835%. Con 16 transazioni al secondo la loro velocità è ancora lenta se si confronta con i modelli tradizionali di pagamento, tuttavia hanno diversi progetti in fase di lancio che sono davvero molto interessanti.

Allargando lo sguardo ad altre criptovalute, nei mesi a venire vedo bene ripple e NEO, sostanzialmente l’ethereum cinese, che peraltro abbiamo iniziato ad offrire ai nostri clienti dallo scorso 19 febbraio e che ci ha permesso di portare a 9 il numero complessivo di valute digitale negoziabili tramite eToro.

Ecco, eToro ha inserito alcune criptovalute tra gli strumenti finanziari a disposizione dei clienti. Come è possibile negoziarle all’interno della vostra piattaforma e quali sono le caratteristiche essenziali?

In eToro le alternative sono due e si differenziano a seconda del tipo di transazione che si vuole fare. Se un investitore vuole andare short su una criptovaluta, vendendola così allo scoperto, la soluzione che proponiamo è quella dei CFD. Chi invece vuole investire su una valuta digitale, come ad esempio il bitcoin, tramite noi può comprare direttamente la quantità che desidera. In questo secondo caso è molto importante evidenziare come la leva sia 1 a 1, quindi nulla.

I vantaggi di questa seconda soluzione sono molteplici. Oltre alla semplicità e alla trasparenza del processo, vi sono elementi quali l’ottimizzazione dei tempi di apertura del conto e la sicurezza legata al fatto che eToro acquista per il cliente la criptovaluta desiderata senza esporlo ai rischi di mancanza di regolamentazione o solidità patrimoniale tipica di molti Exchange nati con il boom delle criptovalute.


Fonte: https://www.money.it/Criptovalute-asset-in-portafoglio

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