UBS quota il primo ETF Gender Equality in Italia

UBS quota il primo ETF Gender Equality in Italia

UBS AM in collaborazione con UBS Wealth Management in occasione della Festa delle donne lancia in Borsa Italiana il primo ETF finalizzato a valorizzare le imprese attente al tema dell’uguaglianza di genere.

Nel giorno della festa della donna, UBS Asset Management ha ampliato la gamma di soluzioni di investimento sostenibili quotando su Borsa Italiana il primo ETF sulla Gender Equality: UBS ETF (IE) Global Gender Equality UCITS ETF (hedged to EUR) A-acc.

L’ETF, nato dalla collaborazione tra UBS Asset Management e UBS Wealth Management, permette ai risparmiatori di investire in società con capitalizzazione di mercato superiore ai due miliardi di dollari che rispondono ai criteri ESG. Con l’acronimo ESG si intende Environmental, Social and Governance.

Gli investitori italiani sono molto interessati al tema ESG. Il 2017 è stato un anno straordinario per l’industria degli ETF. Abbiamo registrato un tasso superiore rispetto al mercato, raccogliendo circa un miliardo e 700 milioni sull’Italia; il 5% è andato sulle soluzioni SRI. Un dato significativo”, ha dichiarato Francesco Branda, Head of Passive & ETF Specialist Sales Italy, UBS AM

Il Gender Equality Index è un indice globale che investe sulle 23 economie più sviluppate. Dal 2012 al 2017 l’indice ha sovraperformato dell’1,29% annuo il benchmark di riferimento, l’MSCI World. L’ETF investe principalmente nei settori di: finance, technology e industrials.

Per scremare le 3.000 società viene applicato lo screening gender equality, basato su 19 criteri raggruppati per 4 categorie: equilibrio di genere nella forza lavoro e nelle figure apicali, equilibrio tra vita lavorativa e privata, politiche di promozione dell’uguaglianza di genere e impegno nel potenziamento della figura femminile.

Tra u criteri raccolti nelle 4 categorie vi sono: gap salariali, posizioni apicali all’interno dell’azienda, le donne nei consigli di amministrazione, eventuali abusi che possono avvenire sul posto di lavoro, ecc. Fatto ciò si estrapolano le cento società leader che emergono per la gestione del gender equality.

Gender gap: un divario insormontabile

Il divario di genere continua a rappresentare una notevole sfida per l’uguaglianza, lo sviluppo sostenibile e l’economia mondiale. Nonostante il tema sia indubbiamente di grande interesse, non sono ancora state intraprese azione decise per colmare il divario esistente.

Le organizzazioni che sposano una cultura inclusiva tendono indicativamente ad essere più innovative e ad offrire un migliore servizio ai clienti. L’impegno di UBS su questo fronte è indiscusso.

Il "gender gap" di solito caratterizza le disparità patrimoniali tra uomini e donne. Le differenze tra i due sessi sono tante ma una delle più importanti è il modo in cui costruiscono e investono il proprio patrimonio nel tempo; senza contare che fattori come disparità retributive, interruzioni di carriera, speranza di vita e tolleranza al rischio possono concorrere a penalizzare sensibilmente la situazione finanziaria delle donne rispetto a quella degli uomini.

Le donne hanno l’opportunità di superare almeno in parte queste sfide mediante un solido approccio d’investimento.

Anna di Michele, Head of IPS Italy di UBS Wealth Management ha dichiarato:

“La clientela femminile ci chiede soluzioni e servizi dedicati alla gestione dei propri patrimoni. Questo ETF è un altro esempio di come lo stiamo facendo. L’uguaglianza di genere è importante per i nostri clienti e per il nostro business”.


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