Che differenza c’è tra i fondi pensione e le assicurazioni sulla vita?
Aderire ad un fondo pensione e sottoscrivere una polizza sulla vita sono due forme di risparmio simili ma non uguali. Analizziamo le principali differenze
Il fondo pensione e la polizza vita sono due forme di risparmio caratterizzate da una finalità previdenziale comune, ossia quella di raccogliere oggi le risorse per un bisogno che si manifesterà in futuro, ma si differenziano tra loro per almeno tre elementi. Vediamoli.
Lo scopo
Stipulando un’assicurazione sulla vita il premio si versa con la finalità di ricevere una somma, in capitale o rendita, al verificarsi di un evento attinente alla vita umana dell’assicurato, come l’invalidità o la morte.
Aderendo ad un fondo pensione l’aderente versa delle somme, che saranno investite e che genereranno dei rendimenti, per costruirsi una pensione integrativa da affiancare a quella pubblica.
In entrambi i casi, si sottoscrive il prodotto per coprire esigenze future: nella polizza vita quelle conseguenti all’evento assicurato, mentre nel fondo pensione quelle legate alla fase del pensionamento.
A chi si rivolgono
La polizza vita si può adattare a diversi profili, a seconda delle esigenze del contraente e del rischio che questo vuole assicurare. Ad esempio, si può scegliere un’assicurazione sulla vita TCM (temporanea caso morte) che copre dal rischio di prematura scomparsa se si vuole tutelare la propria famiglia dal venir meno di una fonte di reddito, oppure una polizza long term care se si vuole assicurare il rischio di non autosufficienza.
Il fondo pensione è rivolto a tutti i risparmiatori che intendono integrare la pensione pubblica con una rendita integrativa per tutelare il proprio tenore di vita: può trattarsi di un giovane lavoratore o uno meno giovane, ma anche di uno studente o di un figlio fiscalmente a carico.
A seconda delle esigenze e del profilo personale dell’aderente al fondo pensione, cambiano i comparti di investimento tra cui scegliere, nonché la capacità contributiva, ma restano fermi i vantaggi fiscali e le flessibilitàdello strumento.
I vantaggi fiscali
Entrambi gli strumenti sono caratterizzati da un regime fiscale agevolato, attraverso due tipologie di benefici.
Il vantaggio fiscale delle polizze vita è quello della detraibilità dei premi versati ai fini IRPEF, ma alle seguenti condizioni:
- Deve trattarsi di premi per assicurazioni sulla vita per il rischio di morte, di invalidità permanente non inferiore al 5 per cento o di non autosufficienza, per i quali l’assicuratore non ha facoltà di recesso dal contratto;
- Il premio massimo detraibile è di 530 euro all’anno;
- La misura della detraibilità, come per le spese sanitarie, è fissata al 19%.
Il vantaggio fiscale dei fondi pensione è la deducibilità fiscale dei contributi versati dal reddito dichiarato ai fini IRPEF che abbattono l’imponibile fino a un tetto massimo di ben 5.164,57 euro all’anno.
In conclusione, l’assicurazione sulla vita e i fondi pensione sono entrambi strumenti vantaggiosi e utili per tutelare il proprio domani ma, come abbiamo visto, hanno finalità e caratteristiche differenti.
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